Cortile di Giulietta a pagamento, il Comune: “L’alternativa era la chiusura”

Il comune di Verona risponde alle polemiche sul Cortile di Giulietta a pagamento: “L’alternativa era la chiusura”.

“L’alternativa era la chiusura”: l’amministrazione comunale di Verona risponde così alle polemiche sugli ingressi contingentati e a pagamento al Cortile di Giulietta fino al 6 gennaio. Fino ad allora, infatti, l’ingresso sarà consentito solo ai visitatori muniti di biglietto per la Casa di Giulietta, prenotato online con fascia oraria. La misura, spiegano dal Comune, è stata resa necessaria dall’impossibilità di utilizzare l’accesso dal Teatro Nuovo e dal forte sovraffollamento dovuto anche ai mercatini natalizi.

Forti critiche erano state sollevate dall’opposizione e anche dalle guide turistiche. L’assessora alla Cultura e al Turismo Marta Ugolini sottolinea che “l’alternativa era chiudere del tutto il cortile per motivi di sicurezza” e definisce il contingentamento “l’unica praticabile, visto che non ci è stata data la possibilità di far accedere temporaneamente il pubblico attraverso il Teatro Nuovo”. Alle preoccupazioni delle categorie economiche, aggiunge: “Abbiamo privilegiato la sicurezza delle persone. Comprendo la frustrazione ma l’alternativa era chiudere totalmente il cortile”.

La limitazione, in vigore dal 6 dicembre al 6 gennaio, prevede entrata e uscita da via Cappello con presidio del personale di controllo.

L’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ricorda che “chi arriva senza biglietto non potrà entrare”, annunciando possibili ulteriori misure come il senso unico pedonale nei momenti di maggiore afflusso. Nei prossimi mesi saranno comunicate modalità e dettagli relativi al nuovo sistema di accesso, compreso l’ingresso previsto per il percorso di visita.

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