Carnevale, salta anche la “cavalcata”: braccio di ferro tra comune e Bacanal. Traguardi: “Diteci cosa succede”

Comune di Verona e Bacanal, lite sul Carnevale.

Dopo l’annullamento della sfilata del Carnevale, e in attesa della Festa de la Renga, continua il braccio di ferro tra comune di Verona e Comitato del Bacanal. La decisione presa dal Comitato di far saltare, per la prima volta nella storia, il Venerdì Gnocolar a causa della pioggia e del maltempo, non era andata giù all’amministrazione. Ed era stato proprio il sindaco Damiano Tommasi a chiedere lumi allo stesso Comitato del Bacanal.

Cancellata la cavalcata di Tomaso da Vico.

Ora la nuova miccia è scattata con un altro annullamento deciso dal Bacanal, quello della tradizionale cavalcata di Tomaso Da Vico. Questa volta a prendere la parola è il Movimento Traguardi, che fa parte della maggioranza che a palazzo Barbieri sostiene il sindaco Tommasi.

“Ci amareggiano queste decisioni improvvise – dice Traguardi – di cancellare all’ultimo minuto dei riti imperdibili per tantissimi cittadini e cittadine. Ma ci amareggia ancora di più l’atteggiamento inspiegabilmente polemico e provocatorio del presidente del Bacanal Valerio Corradi, che parla di “mancanza di collaborazione” da parte dell’amministrazione, come se la “collaborazione” si misurasse con la presenza o meno del sindaco agli eventi del Carnevale”.

“Il comune di Verona ha fatto di tutto”.

“Il Comitato Bacanal – prosegue Traguardi – sa bene che il Comune ha fatto di tutto per garantire lo svolgimento del Carnevale veronese, accompagnando gli organizzatori passo dopo passo e arrivando persino a convocare una seduta straordinaria della Giunta per integrare in tempo utile per la sfilata dei carri la documentazione richiesta dal Cosp. Si può forse definire tutto questo una “mancanza di collaborazione”? Lo chiediamo al Bacanal, che oltretutto, pur avendo fatto pervenire la richiesta “a mezzo stampa” e non per vie ufficiali, ha comunque ottenuto la disponibilità del Comune a cercare una soluzione alternativa”.

“Dopo il via libera da parte delle autorità competenti, la decisione di annullare l’evento poteva essere presa soltanto dal Bacanal e così è stato, infatti, anche per la cavalcata di Tomaso Da Vico. Chi ha fatto queste scelte può spiegare chiaramente alla città cos’è accaduto, oppure decidere di non farlo, ma senza arrampicarsi sugli specchi e soprattutto senza scaricare la responsabilità su qualcun altro”.

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