Pimpa compie 50 anni: la cagnolina a pois fa festa a Verona

Al Teatro Stimate di Verona il “Musical a pois” della Pimpa che festeggia i suoi “primi” 50 anni.

Pimpa compie 50 anni e sbarca a teatro: allo Stimate di Verona arriva “Il Musical a Pois” domenica 14 dicembre con una doppia replica, alle 15:30 e alle 17:30. L’appuntamento, inserito nella rassegna Famiglie a teatro organizzata da Fondazione Aida Ets in collaborazione con il Comune, promette di unire la magia del fumetto con l’energia del palcoscenico.

Lo spettacolo rappresenta un ritorno alla collaborazione tra due maestri della narrazione: Francesco Tullio Altan, il creatore di Pimpa, che firma la drammaturgia, ed Enzo d’Alò, celebre regista di cinema d’animazione (già dietro la seconda serie animata della cagnolina), che cura la regia e parte della drammaturgia.

Pimpa incontra Shakespeare.

Il cuore di questo musical originale è la musica, con canzoni originali composte da Eleonora Beddini, pensate per guidare il pubblico in un viaggio sonoro attraverso diversi stili. La sinossi svela una trama sorprendente: a casa di Pimpa e Armando arriva nientemeno che William Shakespeare in persona, pronto a insegnare loro come si prepara un vero spettacolo teatrale.

“In questo musical cantiamo il gioco che diventa teatro e il teatro che si reinventa gioco,” spiega Enzo d’Alò, sottolineando come l’intento sia quello di raccontare ai bambini che il grande teatro può nascere dalla capacità di fare finta”.

Simone Dini Gandini, co-direttore artistico di Fondazione Aida, definisce lo spettacolo come un potenziale “nuovo classico del teatro italiano“, nato dalla combinazione tra il genio di Altan, l’esperienza di D’Alò e la quarantennale competenza di Fondazione Aida nella produzione per famiglie.

Lo spettacolo, della durata di 60 minuti, è pensato per tutta la famiglia. La realizzazione è stata particolarmente curata: il pupazzo di Pimpa è stato creato da Mariangela Mazzeo, e le scenografie, realizzate da Luca Zanolli e Mariangela Mazzeo, riescono nell’impresa di adattare lo stile visivo di Altan al linguaggio scenico, usando i pupazzi animati dagli attori per creare un ponte tra fumetto e scena.