Buono regionale per l’acquisto dei libri di testo, ecco come fare

Verona, come ottenere il buono regionale per i libri di testo.

C’è tempo fino alle ore 12 del 22 ottobre, per richiedere il buono regionale per l’acquisto di libri di testo e strumenti didattici alternativi, indicati dai programmi di studio. Il contributo per l’anno scolastico 2021/2022, erogato dal Comune veneto di residenza di ogni studente con fondi dello Stato, viene concesso alle famiglie per la copertura della spesa documentata, già sostenuto o ancora da sostenere, in caso di prenotazione dei libri. Per l’anno scolastico 2020/2021 sono state ammesse al contributo 1.675 domande, con un rimborso pari 279.055 euro.

Requisiti richiesti dal bando regionale e contributi.

Per Isee 2021 fino a 10.632,94 viene riconosciuto un contributo massimo di 200 euro. Per Isee da 10.632,95 a 18.000 euro, invece, il contributo massimo è di 150 euro.

Possono richiederlo tutte le famiglie con un figlio iscritto all’anno scolastico 2021/2022 e frequentante: istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado, statali, paritarie e non paritarie; istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto, che erogano percorsi triennali o quadriennali di istruzione e formazione professionale. Non è richiesto alcun requisito di merito scolastico.

La domanda si compila esclusivamente via web collegandosi al sito http://www.regione.veneto.it/istruzione/buonolibriweb utilizzando la propria identità digitale SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), e seguendo le istruzioni indicate nella parte riservata al richiedente.

Successivamente il richiedente, sempre entro il termine delle ore 12 del 22 ottobre 2021, invia al Comune di residenza dello studente la copia della domanda, con il numero identificativo ricevuto dalla procedura web regionale. Per gli studenti residenti nel Comune di Verona le informazioni sono reperibili sul sito del Comune alla pagina dedicata al contributo regionale “Buono-libri e Contenuti didattici alternativi”.

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