Le motivazioni della sentenza con la quale la Corte d’appello di Venezia ha condannato il saluto romano di Andrea Bacciga.
Il saluto romano fatto da Andrea Bacciga nell’aula del consiglio comunale di Verona, nel luglio 2018, non fu un “gesto ironico”, ma fu “esibizionismo fascista”. Sono queste le motivazioni, come riporta il Corriere di Verona, con le quali la Corte d’appello di Venezia ha condannato l’allora consigliere comunale scaligero, ora coordinatore di Fratelli d’Italia a Castelfranco Veneto, a sei mesi di reclusione e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per il saluto romano compiuto in pubblico, ribaltando l’assoluzione di primo grado del 2022.
Nelle motivazioni della sentenza, i giudici escludono infatti qualsiasi interpretazione ironica o provocatoria del gesto, definendolo senza ambiguità “esibizionismo fascista” e una chiara manifestazione di adesione all’ideologia fascista, dal significato politico “eclatante”.
