Insetto nel piatto alla mensa dell’ospedale di Borgo Trento: la denuncia del sindacato. Replica Aoui: “Noi siamo parte lesa”.
Dalle trappole per topi piazzate negli angoli a un insetto trovato nel piatto: è l’ultima fotografia della mensa aziendale “provvisoria” dell’Aoui di Borgo Trento che replica.
La denuncia arriva dalla Fp Cgil di Verona, che racconta come i “lavoratori e le lavoratrici continuino a pranzare tra precauzioni igieniche discutibili e cibo precotto di qualità scadente -. L’insetto – la cui specie resta ignota, ma che a un occhio poco esperto potrebbe sembrare una blatta – è solo l’ultima goccia che alimenta una situazione sempre più insostenibile“.
Non è la prima volta che la mensa finisce nell’occhio del ciclone. Già ad aprile la scoperta di trappole per topi aveva suscitato allarme, “poi prontamente sminuito dalla direzione con la definizione di ‘dispositivi per il monitoraggio degli infestanti’. Ma l’ironia – e le definizioni creative – non bastano più a mascherare un problema che va ben oltre un insetto nel piatto“.
Un problema di tutti.
“Questa condizione deve cessare“, avverte il sindacato, che sottolinea come “la mensa non sia solo un servizio per i dipendenti, ma un simbolo dello stato di salute dell’intero sistema sanitario pubblico. Mentre i cittadini aspettano visite e interventi, dietro le quinte gli operatori si confrontano con tagli alle risorse che portano anche a questo degrado“, denuncia la Fp Cgil.
Il timore è che la situazione diventi un nuovo “tormentone” dopo quello del Sio, il sistema informatico ospedaliero finito più volte nel mirino per malfunzionamenti e ritardi. La mensa principale, chiusa lo scorso ottobre per un’infestazione, avrebbe dovuto tornare operativa dopo pochi mesi: “Invece, dieci mesi dopo, il personale continua a mangiare in locali adattati in fretta e furia, un’ex chiesetta trasformata in refettorio”.
Segnalazioni alle autorità.
Il sindacato fa sapere di aver già trasmesso tutta la documentazione – comprese foto e testimonianze – all’Aoui, al servizio di igiene degli alimenti dell’Ulss 9 e al Nas di Padova: “Ora si attendono controlli e risposte concrete”.
“Non chiediamo miracoli – conclude la Fp Cgil – ma un luogo di ristoro sicuro, dignitoso e all’altezza di un’azienda ospedaliera che dovrebbe tutelare la salute, non metterla a rischio”.

La replica di Aoui.
Mensa dipendenti, cimice di terra negli spinaci. Aoui agirà nei confronti della ditta che fornisce il cibo già pronto.
Nel comunicato, Giuseppina Montolli, direttore Uoc Provveditorato, dichiara: “Risponderemo per le vie ufficiali alla sigla sindacale che ha segnalato il fatto, su cui siamo già prontamente intervenuti nei giorni scorsi. Innanzitutto, ci preme chiarire che Aoui è parte lesa e pertanto agirà con gli strumenti consentiti nei confronti del responsabile. Si tratta di una cimice di terra rinvenuta in un piatto di spinaci cotti, arrivato alla mensa dipendenti”.
“Aoui è completamente estranea dal momento che i pasti per l’ospedale di Borgo Trento non vengono preparati sul posto ma arrivano già pronti. Aoui si avvale del fornitore dei servizi di ristorazione (dipendenti e degenti) che è la società Markas, la quale a sua volta si rivolge ad altro fornitore per la preparazione dei pasti“.
“Il cibo viene dunque consegnato alla mensa aziendale in vaschette termosigillate, cioè chiuse ermeticamente. La preparazione viene fatta in un centro esterno, dove le monoporzioni sono cucinate, sigillate e possono essere aperte solo dal consumatore finale”.
