A Legnago torna Affare fatica: il progetto che coinvolge i giovani nella cura del territorio

Torna il progetto di volontariato “Ci sto? Affare fatica” per i ragazzi di Legnago: chi partecipa riceverà dei buoni “fatica”.

A Legnago riparte il progetto “Ci sto? Affare fatica”, giunto alla quinta edizione, l’iniziativa di volontariato organizzata dalla Cooperativa Aretè diretta a valorizzare l’impegno manuale di ragazzi dai 14 ai 19 anni attraverso attività di cura dei beni comuni del proprio territorio, sotto la supervisione di tutor, tuttofare ed educatori. Il progetto inizia il 10 luglio, durerà 3 settimane e si svolgerà dalle 8.30 alle 12.30, dal lunedì al venerdì. Tre le squadre, composte da 10 giovani ciascuna, che si alterneranno ogni settimana nella tinteggiatura di panchine, pulizia di aree verdi, manutenzione di parchi gioco.

Ancora pochi posti disponibili per chi volesse iscriversi alla terza settimana di attività: chi fosse interessato scriva una mail a  cistoaffarefatica.arete@gmail.com. Per tutti i partecipanti sono previsti dei buoni “fatica” del valore di 50 euro da spendere in 4 negozi di Legnago specializzati in abbigliamento sportivo, materiale scolastico, prodotti per la cura della persona. Anche ai tutor verrà riconosciuto un “buono fatica”, del valore di 100 euro.

Previsto anche il riconoscimento di crediti scolastici.

Il progetto permetterà ai ragazzi di ottenere un certificato per crediti scolastici. “E’ un’iniziativa importante che come amministrazione abbiamo sempre appoggiato perché intercetta i giovani che imparano, attraverso la fatica fisica, quanto preziosa sia la cura del bene comune usufruibile da tutta la cittadinanza”, ha commentato l’assessore alle politiche giovanili Orietta Bertolaso.

L’assessore con delega alle manutenzioni Luca Falamischia ha visionato e selezionato le aree che verranno manutentate dai ragazzi: “Abbiamo scelto, tra le altre, delle zone frequentate dai giovani come la pista da skate e il parcheggio di Via Adige, segnalateci dai ragazzi stessi, coinvolgere i giovani in progetti di questo tipo è fondamentale perché con il loro lavoro sono da esempio per i loro coetanei”.

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