Windsurfista 62enne alla deriva sul Garda, salvato dalla Guardia costiera

Un windsurfista tedesco di 62 anni, alla deriva nell’alto lago Garda, raggiunto e portato in salvo dalla Guardia costiera.

Windsurfista in difficoltà sul lago di Garda soccorso dalla Guardia costiera. La segnalazione di un windsurfista alla deriva e in evidente difficoltà nell’alto lago è stata fatta ai carabinieri di Malcesine, che hanno immediatamente attivato la Sala operativa della Guardia costiera di Salò. Due unità navali sono quindi partite da Torbole e da Salò.

Mentre le due unità di soccorso raggiungevano lo sportivo, ormai alla deriva aggrappato alla tavola, i carabinieri di Malcesine inviavano sul litorale una pattuglia.

Dopo circa 25 minuti dall’allarme il mezzo navale della Guardia costiera partito da Torbole raggiungeva il malcapitato, turista tedesco di 62 anni, a circa 800 metri dalla costa, lo recuperava a bordo e lo trasferiva sulla spiaggia di Malcesine, dove ad attenderlo vi era anche la pattuglia dei carabinieri, che ha cooperato con i guardiacoste alle operazioni di soccorso non perdendo mai di vista lo sportivo. Il windsurfista era rimasto aggrappato alla tavola per l’improvvisa mancanza di vento, non riuscendo, quindi, a riprendere la navigazione per raggiungere la riva e venendo, quindi, pericolosamente allontanato verso il centro lago.

I consigli della Guardia costiera.

In tale contesto la Guardia costiera ci tiene a rilanciare alcuni consigli utili, soprattutto per sportivi in solitaria:

  • Munirsi di uno smartphone o strumento telefonico come un smartwatch munito di traffico dati, per poter lanciare l’allarme ai soccorritori inviandogli la posizione, così da essere individuato e raggiunto più celermente.
  • Controllare sempre preventivamente il meteo e la sua evoluzione, in quanto anche in questo periodo, come in estate, le condizioni possono variare repentinamente. Quindi verificare i bollettini meteo, della zona in cui si vuole praticare tale sport, che ormai sono facilmente accessibili sui vari siti internet dedicati e molto precisi.
  • Munirsi di un vestiario adeguato, per proteggersi dal freddo e dalle rigide temperature lacustri, mantenendo il corpo caldo e protetto, con l’impiego anche di guanti e calzari.
  • Indossare sempre il giubbotto di salvataggio omologato e previsto per tale disciplina.
  • Effettuare un opportuno riscaldamento fisico prima di iniziare la sessione per preparare i muscoli alle rigide temperature.
  • Verificare preventivamente lo stato di efficienza delle attrezzature sportive da utilizzare.
  • Verificare la norma regionale ed eventuali ordinanze emanate degli Organi Competenti nel tratto lacustre ove si vuole svolgere l’attività sportiva.
  • Uscire sempre in gruppo, ovvero con un natante d’appoggio, evitando, se possibile, di praticare tale sport in solitaria (in questo caso informare sempre conoscenti, prima di avviare la sessione dove si svolgerà la propria attività e il tempo di pratica), al fine di farsi dare immediata assistenza in caso di necessità.
  • Prestare attenzione alla durata delle sessioni, le basse temperature potrebbero causare affaticamento più frequentemente, ma soprattutto non intraprendere l’attività se non si è al massimo della forma fisica.
  • Subito dopo la sessione indossare abiti caldi e asciutti per evitare il raffreddamento del corpo.
  • Al rientro curare anche le attrezzature, per evitare a lungo termine danni di usura durante la pratica.

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