Circa 400 persone salvate e migliaia di controlli: il bilancio della Guardia Costiera sull’operazione “Laghi Sicuri 2025”.
Si è chiusa il 30 settembre l’operazione nazionale della Guardia Costiera “Laghi Sicuri 2025”, la campagna estiva di sicurezza e prevenzione, disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e condotta anche sui laghi di Garda, Como e Maggiore.
Non solo numeri ma fatti.
Un bilancio imponente che racconta l’impegno quotidiano della Guardia Costiera e delle forze di soccorso: oltre 14 mila miglia nautiche percorse, 829 missioni navali, 3.194 controlli in materia di sicurezza della navigazione e diporto, 463 sanzioni amministrative per un totale di circa 100mila euro, 410 “bollini blu” rilasciati alle imbarcazioni in regola. Ma soprattutto, 177 missioni di ricerca e soccorso che hanno permesso di salvare 393 persone e assistere 126 unità da diporto.
L’attività ha coinvolto più di 90 militari e 16 mezzi navali, coordinati dal nuovo Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera, inaugurato a Milano lo scorso luglio alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’unione fa la forza.
Il cuore dell’operazione resta la collaborazione tra le istituzioni. Le Prefetture, i Vigili del Fuoco, le forze di polizia, la Protezione civile, la Croce Rossa e le associazioni di volontariato hanno operato fianco a fianco, garantendo interventi rapidi anche in condizioni meteo avverse.
Numeri sul Garda.
Il Lago di Garda, con i suoi dieci mezzi navali e 45 militari impiegati, è stato uno dei centri nevralgici dell’operazione. Da giugno a settembre sono state coordinate 93 attività di soccorso, con 204 persone tratte in salvo e 63 imbarcazioni assistite. Le unità della Guardia Costiera hanno percorso 7.600 miglia in 906 ore di navigazione, svolgendo 480 missioni e realizzando 2.557 controlli sul diporto. Le sanzioni elevate sono state 257, con cinque imbarcazioni poste sotto sequestro.
Azioni preventive sul Garda.
Accanto alle attività operative, il Primo Nucleo gardesano ha portato avanti anche un’intensa azione di prevenzione. Grazie al protocollo d’intesa con la Comunità del Garda, l’Autorità di Bacino e le Province di Verona e Trento, sono stati allestiti info point nei lungolago più affollati. Qui il personale della Guardia Costiera ha distribuito materiale informativo e consigli pratici per la sicurezza in tre lingue – italiano, inglese e tedesco – rivolgendosi a bagnanti e diportisti.
