Olio made in Verona vince prestigioso concorso internazionale

L’olio veronese del frantoio Bonamini si conferma tra i migliori al mondo.

L’olio veronese del frantoio Bonamini si conferma tra i migliori al mondo. Sono 22 i vincitori del concorso “I volti dell’olio” 2024 promosso da Lodo (L’Orciolo d’Oro). Il Frantoio di Illasi si è aggiudicato per l’olio “Campo di Casa” il premio nella categoria “Best Light Fruity” con un punteggio di 99,65 su 100. Lodo è il concorso, dedicato all’olio, più longevo e ambìto al mondo e a dirlo sono i numeri, infatti solo per questa ultima edizione, si sono candidati 809 extravergini provenienti da 25 nazioni, 75 oli aromatizzati e ha visto la partecipazione di 406 aziende.

“Lodo è il concorso per la selezione del migliore olio extravergine a livello mondiale, per questo ricevere questo premio per noi non può che rappresentare una grande soddisfazione. – spiega il titolare dell’omonimo frantoio, Giancarlo Bonamini –. Abbiamo sempre lavorato per raccontare ai nostri consumatori la storia della nostra famiglia e la nostra volontà di offrire una costante, rinnovata ma sempre accessibile eccellenza.”

Gli altri riconoscimenti.

Tuttavia, non è il solo riconoscimento ottenuto per il 2024. Infatti, l’olio Bonamini di riconferma per il quinto anno consecutivo, con un punteggio di 100 su 100 nella Hall Of fame del settore nella guida internazionale Flos Olei 2024. Si tratta della pubblicazione più importante e quindi autorevole del settore a livello globale, un atlante olivicolo in doppia lingua, italiano-inglese e italiano-cinese e italiano-spagnolo, che recensisce ben 500 aziende d’eccellenza provenienti dai 5 continenti, per un totale di 56 paesi.

“Non possiamo che essere contenti anche per questo altro riconoscimento – conclude Bonamini –. Una dimostrazione che tutti i nostri sforzi hanno dato vita ad un prodotto che piace e di cui ne viene ripetutamente riconosciuta, a livello mondiale, la qualità. Un percorso che noi abbiamo scelto di intraprendere tenendo conto, non solo del prodotto finale, ma soprattutto dell’ambiente senza il quale non riusciremmo ad ottenere una materia prima eccellente”.

Note sull'autore