Capire come leggere un foglietto illustrativo può sembrare complicato, ma si tratta di un passaggio essenziale per usare i farmaci in modo corretto. Anche se spesso viene ignorato o letto frettolosamente, questo documento contiene indicazioni importanti che riguardano la tua salute. Ne abbiamo parlato con gli esperti della farmacia online Farmamia.net che ci hanno fatto conoscere questo strumento più da vicino.
Il foglietto illustrativo: definizione e funzione
Ogni confezione di medicinale contiene un documento fondamentale: il foglietto illustrativo, noto anche come bugiardino. La sua funzione è fornire al paziente tutte le informazioni essenziali per un uso corretto, sicuro e consapevole del farmaco.
Redatto dall’azienda produttrice e approvato dalle autorità sanitarie competenti — in Italia l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), a livello europeo l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) — il foglietto illustrativo è obbligatorio per tutti i medicinali, inclusi quelli da banco o senza prescrizione.
Il termine “bugiardino” ha origini incerte. Secondo una teoria, deriverebbe dall’abitudine di tralasciare in passato alcune informazioni scomode, come gli effetti indesiderati. Un’altra ipotesi lo ricollega a un’espressione popolare toscana usata per definire i fogli informativi dei giornali. In ogni caso, oggi il foglietto illustrativo è uno strumento ufficiale, regolato da norme rigorose.
Contenuti del foglietto illustrativo: cosa bisogna sapere
Il foglietto illustrativo è suddiviso in sezioni standardizzate che permettono di comprendere la natura del medicinale e il modo corretto per assumerlo. Ogni parte risponde a una specifica esigenza informativa.
In apertura si trova il nome del medicinale, seguito dalla composizione, che include il principio attivo e gli eccipienti. Questi ultimi sono rilevanti in caso di allergie o intolleranze. Viene indicata anche la forma farmaceutica, come compresse, capsule, soluzione iniettabile, ecc.
Le indicazioni terapeutiche descrivono le patologie o i disturbi per cui il farmaco è stato autorizzato. Seguono le controindicazioni, cioè le condizioni in cui il medicinale non deve essere assunto, come allergie note o specifiche patologie pregresse.
Le avvertenze e le precauzioni d’uso segnalano situazioni che richiedono attenzione particolare, ad esempio in gravidanza o in presenza di malattie croniche. Le interazioni spiegano i possibili effetti legati all’assunzione contemporanea con altri farmaci, alimenti o sostanze.
La parte relativa alla posologia specifica il dosaggio, la frequenza e la durata della terapia. Viene indicata anche la modalità di somministrazione: per via orale, cutanea, endovenosa, ecc. In caso di errore, le indicazioni sul sovradosaggio spiegano come comportarsi e quando contattare un medico.
Il foglietto indica anche quanto spesso si possono verificare gli effetti indesiderati, da quelli molto comuni a quelli rari. Ogni organismo può reagire in modo diverso, quindi la presenza nella lista non significa che si manifesteranno per forza.
La parte finale spiega come conservare correttamente il farmaco, indicando le temperature ideali, l’esposizione alla luce o all’umidità e altri accorgimenti. Contiene anche il contenuto della confezione, i dati del titolare AIC e del produttore, oltre alla data dell’ultimo aggiornamento. Controllare questa data può aiutare a capire se sono stati recentemente modificati effetti o indicazioni.
Come si legge un foglietto illustrativo
Molti utenti tendono a ignorare il bugiardino o a leggerlo solo parzialmente, spesso a causa del linguaggio tecnico o della lunghezza. Tuttavia, una lettura attenta può fare la differenza in termini di efficacia e sicurezza del trattamento.
Il foglietto andrebbe letto sempre prima di assumere il farmaco, anche se lo si è già utilizzato in passato. Le prime parti da consultare sono quelle su indicazioni terapeutiche, controindicazioni, interazioni e dosaggio. Queste informazioni aiutano a capire se il medicinale è adatto e se serve il parere di un medico.
La parte sugli effetti indesiderati non va evitata, ma affrontata con equilibrio. Per legge, tutte le reazioni segnalate, anche molto rare, devono essere riportate. Questo non implica che si verificheranno per forza. Ogni paziente ha una risposta diversa.
In caso di dubbi, è sempre opportuno rivolgersi al farmacista o al medico. Entrambi sono tenuti a fornire spiegazioni. Conservare il bugiardino con la confezione è utile per rileggerlo quando servono chiarimenti, soprattutto se si assumono più farmaci.
RCP: cos’è e in cosa differisce dal foglietto illustrativo
Oltre al foglietto illustrativo esiste un altro documento ufficiale: l’RCP (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto). Anche questo contiene informazioni dettagliate sul farmaco, ma è destinato esclusivamente agli operatori sanitari.
L’RCP adotta un linguaggio tecnico-scientifico e include dati approfonditi come farmacodinamica, farmacocinetica, studi clinici, uso in sottopopolazioni specifiche, compatibilità con altri trattamenti e molto altro.
Pur condividendo molte sezioni con il foglietto illustrativo, l’RCP ha una struttura pensata per supportare chi prescrive e monitora il trattamento. Per questo motivo, non è distribuito insieme al farmaco, ma è consultabile sui portali ufficiali come quello dell’AIFA.
In sintesi, il foglietto illustrativo parla al paziente. L’RCP è pensato per i professionisti che dosano, prescrivono e valutano i farmaci nella pratica clinica.
