Dall’Europa primo sì al Prosěk croato. L’ira di Zaia: “È una vergogna”

La Commissione Ue apre le porte al Prosěk croato.

Dalla Commissione europea arriva il primo via libera al Prosek croato. La richiesta di ottenere il riconoscimento della denominazione del vino Prosek, infatti, secondo il parere della Commissione sarebbe “conforme ai requisiti di ammissibilità e validità”. E quindi si “procederà alla pubblicazione di tale richiesta nella Gazzetta Ufficiale Ue”.

Dopo l’Amarone annacquato tocca al Prosecco: la Croazia vuole il suo Prosěk.

Una decisione che a Verona, in tutto il Veneto, ma anche in Friuli Venezia Giulia, ha scatenato una serie di reazioni a dir poco inviperite. A cominciare da quella del governatore del Veneto Luca Zaia: “Non ho parole per commentare quanto accaduto. Di questa Europa non sappiamo cosa farcene – ha detto Zaia -. Un’Europa che non difende l’identità dei suoi territori, un’Europa che dovrebbe conoscere la storia del prosecco. Dovrebbe capire che, non solo si tratta di un prodotto che ha avuto tutti i riconoscimenti formali, dalle stesse strutture amministrative della Commissione Europea, anche rispetto alla riserva del suo nome, ma il prosecco ha, addirittura ottenuto il massimo riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito ‘le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’. E, quindi, adesso saremmo costretti a discutere anche sul nome di un sito già proclamato ufficialmente Patrimonio dell’Umanità”.

“Si tratta – sottolinea il governatore del Veneto – di una decisione che si pone, per altro, in aperta contraddizione con la sentenza diffusa appena qualche giorno fa, il 9 settembre scorso, dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che vieta l’uso di nomi o grafiche che evocano in modo strumentale ed ingannevole prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati dalle norme Ue”.

Ma anche il il presidente del Consorzio del ProseccoDoc, Stefano Zanette, promette battaglia. Dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea ci saranno 60 giorni di tempo per far pervenire eventuali osservazioni. E proprio la decisione della Commissione sul Prosek verrà portata all’attenzione del Ministro all’Agricoltura in occasione della Commissione politiche agricole che si terrà giovedì 16 settembre nel corso del G20 Agricoltura di Firenze, al quale parteciperà l’assessore veneto Federico Caner.  “Al Ministro chiederò di attivarsi affinché vengano messe in atto tutte le procedure necessarie per far sì che questa decisione venga rivista e si proceda presto con una nuova normativa in materia”, ha concluso l’assessore regionale all’agricoltura del Veneto.

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