Lo sfogo di Valdegamberi: “Pensioni di invalidità da fame, una vergogna nazionale”

Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi all’attacco: “In Italia le pensioni di invalidità sono una vergogna nazionale”.

“Le pensioni di invalidità da fame che ci sono in Italia sono una vergogna nazionale”: a sostenerlo è il consigliere regionale Stefano Valdegamberi. “Siamo di fronte a una vergogna tutta italiana – dice Valdegamberi -. In un Paese che riesce a stanziare miliardi per la guerra e la ricostruzione di Paesi esteri, le persone più fragili – i nostri disabili – vengono umiliate con assegni da fame. È uno scandalo che deve finire”.

Oggi, aggiunge il consigliere regionale, una persona riconosciuta come totalmente invalida (100%) riceve un assegno mensile di circa 333 euro, salvo eventuali integrazioni. “Nel 2025 una pensione da 333 euro è un insulto alla dignità umana. È come dire a queste persone: arrangiatevi. E chi paga il prezzo più alto sono proprio i disabili soli o le famiglie già in difficoltà”.

Valdegamberi denuncia un flusso crescente di segnalazioni da parte di cittadini con disabilità o loro familiari, che si rivolgono a lui per raccontare situazioni drammatiche.

“Ricevo testimonianze ogni settimana. C’è chi non riesce a pagare l’affitto, chi è costretto a rinunciare a cure mediche essenziali, chi vive in totale solitudine. È una vera emergenza sociale. Non possiamo restare in silenzio”.

Alla scarsità delle pensioni, rincara la dose Valdegamberi, si somma la difficoltà di accesso ai servizi: molti CEOD (Centri Educativi Occupazionali Diurni) e strutture socio-assistenziali non sono accessibili a tutti. Mancano posti, le liste d’attesa sono lunghe. “Anche dove esistono strutture valide, restano un lusso per pochi. Il risultato? Tanti disabili restano chiusi in casa, dimenticati dallo Stato, senza opportunità né prospettive”.

Note sull'autore