Omicidio di Giulia, i detenuti di Montorio si ribellano contro Turetta

“Tutta l’attenzione concentrata su Turetta”: irritazione tra i detenuti del carcere di Montorio.

Dentro e fuori il carcere di Montorio sarebbero tutti “concentrati” su Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin. Perfino troppo concentrati. Tanto da scatenare la rabbia degli altri detenuti. A registrarlo è l’associazione “Sbarre di zucchero”, che riporta le segnalazioni da parte di alcuni reclusi e dei loro familiari. “I ragazzi dentro sono meno seguiti del solito – avrebbe riferito la compagna di un detenuto – perché, come ha detto un brigadiere al mio compagno, adesso bisogna pensare al nuovo arrivato vip”.

“Perfino gli avvocati dei detenuti fanno fatica ad incontrare i loro assistiti per colpa della ressa di giornalisti e fotografi assiepati fuori dal carcere”, fa infatti sapere l’associazione. Tanto che più volte la polizia penitenziaria è stata costretta a intervenire.

E poi ci sono quelli che vengono considerati veri e propri “privilegi”. Nella giornata di ieri, mercoledì, a Turetta era già stato consentito di incontrare i genitori, incontro poi saltato per loro volontà. Nonostante il reparto nel quale si trova il 21enne non preveda incontri con i familiari il mercoledì. E i libri: un giallo di Agatha Christie e un romanzo di Aleksandr Puškin, che Turetta, come spiega Il Gazzettino, avrebbe già avuto in prestito dalla biblioteca del carcere. Tutti privilegi, racconterebbe “radio carcere”, che invece agli altri sarebbero negati.

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