Morto all’ospedale di Borgo Trento l’operaio 54enne vittima del tragico incidente sul lavoro a Campagnola di Zevio.
Non ce l’ha fatta Vladimir Valah, l’operaio di 54 anni che lo scorso martedì 26 agosto è rimasto schiacciato sotto un cilindro di ferro a Zevio: è morto dopo 24 ore di agonia
Il tragico incidente era avvenuto, per cause che sono ancora da accertare, all’interno della Ici Caldaie, in via Pascoli a Campagnola di Zevio. Inutili sono risultati gli sforzi dei medici dell’ospedale di Borgo Trento, dove era subito stato trasportato in gravissime condizioni. Troppo gravi i traumi riportati sotto gli 8 quintali del cilindro metallico che l’ha travolto.
Vladimir Valah, originario della Moldavia, abitava a Buttapietra con la moglie e una figlia. Al vaglio degli ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera le cause dell’incidente.
Uil Veneto: “Non ci arrendiamo”.
“Esprimiamo la nostra tristezza e la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi per la prematura scomparsa di Vladimir Valah. Abbiamo appreso, purtroppo, questa amara notizia dalla stampa: dopo l’incidente sul lavoro di martedì scorso a Zevio, infatti, l’operaio non ce l’ha fatta. La prima battaglia della Uil punta e si concentra su “Zero Morti sul Lavoro”. Si tratta di una campagna che stiamo portando avanti soprattutto cercando di sensibilizzare le persone alla cultura della sicurezza e della vita. Si lavora tanto sulla prevenzione e sulla formazione, si lavora cercando di far squadra con le istituzioni e gli organi datoriali. E si insiste con i lavoratori: a loro diciamo sempre che i nostri uffici e le nostre porte sono aperte e che siamo al loro fianco per qualsiasi cosa. Non ci arrenderemo e continueremo con la nostra battaglia anche se notizie come questa ci preoccupano e ci fanno sentire nel profondo una dolorosa frustrazione”. Lo ha detto Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto.
