Maxi operazione contro gioco e scommesse illegali: nel mirino anche Verona

Screenshot

Maxi operazione contro il gioco e le scommesse illegali che ha interessato dieci province italiane, tra cui anche Verona.

Si è conclusa nei giorni scorsi un’operazione di “alto impatto investigativo” contro il gioco e le scommesse illegali che ha interessato dieci province italiane, tra cui anche Verona. L’attività, coordinata dal Servizio centrale operativo (SCO) della polizia di Stato e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha portato al controllo di 35 sale scommesse e oltre 300 persone, 108 delle quali già note alle forze dell’ordine.

Nel corso delle verifiche — svolte dalle Squadre Mobili, dalle SISCO e dalle strutture territoriali dell’ADM — sono emerse più di 30 violazioni amministrative, con sanzioni complessive superiori a 500mila euro. Due persone sono state denunciate per esercizio irregolare dell’attività di raccolta scommesse.

Gli investigatori hanno inoltre riscontrato casi di violazione della normativa antiriciclaggio attraverso giocate “frazionate”, utilizzate per eludere i controlli sull’identità dei giocatori. Una pratica che, secondo la Polizia, può favorire operazioni di riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata.

All’operazione hanno partecipato oltre 160 agenti e funzionari, in un’azione congiunta che mira a contrastare le forme più sofisticate di illegalità nel settore del gioco, anche per prevenire infiltrazioni mafiose e tutelare i consumatori.

Note sull'autore