Il furto alla supermercato Lidl di San Martino Buon Albergo.
La sera del 2 agosto scorso i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Verona hanno arrestato un 51nenne marocchino, già noto alle forze dell’ordine, per rapina impropria.
Erano da poco passate le 17:30 quando nel supermercato Lidl di via Antonini a San Martino Buon Albergo le commesse hanno notato un uomo che, credendo di non essere visto, aveva nascosto alcuni generi alimentari nei pantaloni e nel proprio zaino e si era allontanato senza pagare. E’ stato quindi avvisato il direttore del supermercato che ha raggiunto l’uomo fuori dal negozio provando a farsi restituire il maltolto (circa cento euro di generi alimentari tra carne, affettati e confezioni di sgombro sott’olio).
Per tutta risposta il direttore è stato aggredito dall’uomo che lo ha colpito con dei pugni sulle braccia minacciandolo di morte se non lo avesse lasciato andare. La situazione avrebbe anche preso una piega peggiore se un cliente del supermercato rimasto ignoto, accortosi della scena, non fosse intervenuto aiutando la vittima a bloccare l’aggressore. Ne sono seguiti attimi di concitazione durante i quali il ladro strappava dalle mani del direttore del supermercato il telefono con cui stava chiamando le forze dell’ordine e si allontanava. La scena è stata notata da un carabiniere libero dal servizio ed in borghese presente sul posto che ha aiutato il malcapitato a recuperare il proprio telefono ed a bloccare per terra il fuggitivo. Giungevano quindi sul posto i Carabinieri precedentemente allertati e l’aggressore veniva tratto in arresto.
Dopo essere stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di via S. D’Acquisto, su disposizione della Procura della Repubblica di Verona, nella mattinata odierna, l’uomo è stato condotto innanzi al Giudice del Tribunale scaligero, il quale ha convalidato l’arresto e, a seguito di patteggiamento, lo ha condannato alla pena della reclusione di un anno, 1 mese 10 giorni, nonché alla multa di 206 euro.
La merce da lui sottratta è stata avviata alla distruzione in quanto, essendo destinata all’alimentazione, non più rivendibile una volta manipolata. Anche per questi motivi la direzione della Lidl ha sporto denuncia contro l’uomo.
