Il dramma di Fumane: operaio 42enne rimane incastrato nel tombino e muore

L’operaio morto a Fumane, incastrato nel tombino.

E’ rimasto incastrato con il corpo a testa in giù nell’imboccatura di un tombino l’operaio elettricista rimasto ucciso nel tardo pomeriggio di oggi a Fumane. E’ successo in in località La Ca’, all’interno del cantiere di una villa privata in costruzione. A perdere la vita è stato Matteo Zenatello, che abitava a Verona, a Porto San Pancrazio. L’allarme è stato lanciato dal datore di lavoro dell’operaio, titolare di una ditta di impianti elettrici, che non vedendolo rientrare in azienda al termine dell’orario di lavoro è andato a cercarlo sul cantiere.

Agghiacciante la scena che gli si è presentata davanti agli occhi: l’elettricista era incastrato a testa in giù in un pozzetto di 40 x 40 centimetri dove si era sporto per eseguire lavori sull’impianto elettrico. Lì da chissà quanto tempo. Al momento dell’incidente non era presente nessun altro, e quindi nessuno ha potuto accorgersi di quanto stava accadendo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118 con l’elicottero di Verona Emergenza, ma per l’operaio, 42 anni, non c’era già più nulla da fare. Presenti, per i rilievi e per ricostruire l’accaduto, i carabinieri di Caprino, oltre al personale Spisal.

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