Il blitz anti baby gang a Verona: arrestato un 19enne, 4 denunciati, 180 persone identificate – VIDEO

Il blitz anti baby gang della polizia di Stato a Verona.

Blitz anti baby gang a Verona e in 14 province italiane. Questa mattina, con l’impiego di oltre 500 operatori della Polizia di Stato, coordinati dallo Sco (Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato), si è conclusa una vasta operazione di polizia giudiziaria in 14 province (Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio-Emilia, Rovigo, Salerno e Verona), teatro di recenti episodi delittuosi riconducibili a gruppi criminali giovanili. In ciascuna provincia le operazioni hanno riguardato obiettivi mirati.

A Verona, l’operazione anti baby gang è partita ieri, giovedì 14, con lo scopo di intervenire nelle aree cittadine nelle quali risultano evidenze di operatività di bande di giovani dedite ad attività illecite. La scelta di Verona segue alle operazioni condotte dalla squadra mobile scaligera nel recente passato, che hanno portato all’esecuzione di 27 misure cautelari nell’abito delle operazioni QBR1 e QBR2.

Il blitz anti baby gang a Verona.

Al blitz, durato due giorni, hanno partecipato operatori della polizia di Stato della Squadra Mobile, pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine provenienti anche da Roma. E anche unità cinofile specializzate nella ricerca di stupefacenti. Nel corso dell’attività sono state eseguite 8 perquisizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare oltre mezzo chilo di stupefacente tra hashish e marijuana; 180 sono state le persone identificate, 4 delle quali denunciate.

Un arresto è scattato, invece, per un giovane diciannovenne – già conosciuto alle forze dell’ordine dall’indagine QBR1, in quanto noto appartenete alle baby gang – per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività ha confermato un dato già emerso nel corso di un’operazione risalente allo scorso luglio, condotta sempre dai poliziotti dalla squadra mobile. E cioè come gli appartenenti a queste bande giovanili – al tempo minorenni – abbiano fatto un vero e proprio salto di qualità passando dal commettere piccoli furti di biciclette e oggetti di scarso valore, allo spaccio di stupefacenti per i consumatori e acquirenti veronesi.

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