Baby gang, maxi operazione di polizia in mezza Italia: 41 arresti, sequestri di armi e droga anche a Verona

Baby gang, maxi operazione della polizia in 14 province: coinvolta anche Verona.

Maxi operazione della polizia attualmente in corso, nel mirino le baby gang di diverse città: coinvolta anche Verona. Decine di minorenni arrestati. Oltre 500 gli agenti impegnati, sotto il coordinamento del Servizio centrale operativo. Le attività si concentrano in 14 province del territorio nazionale, teatro di recenti episodi criminali associati a gruppi giovanili delinquenziali. Le province coinvolte sono Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio-Emilia, Rovigo, Salerno e Verona.

Quarantuno le persone sottoposte a fermo.

Durante l’operazione, circa quaranta persone sono state sottoposte a fermo, di cui circa il 25% minorenni. Inoltre, circa 70 individui sono stati denunciati, di cui un terzo minorenni. Le autorità hanno sequestrato pistole, armi da taglio, tirapugni e centinaia di dosi di droga. Recuperate anche diverse somme di denaro, per un totale di circa 10mila euro, principalmente riconducibili alle attività di spaccio. A Verona, in particolare, una persona è stata arrestata dopo essere stata trovata in possesso di mezzo chilo di cocaina, e altre 4 sono state denunciate a piede libero.

A livello nazionale sono state complessivamente 41 le persone arrestate, di cui 4 minori, e 74 le persone denunciate a piede libero, 24 delle quali minorenni. Nel medesimo contesto sono state inoltre controllate ed identificate, complessivamente, 6342 persone, delle quali 2287 minori, e sono stati controllati 1485 veicoli, anche attraverso 194 posti di controllo; sono state contestate 124 contravvenzioni al Codice della Strada, e sequestrati 27 veicoli. L’attività ha consentito, tra le altre cose, di avviare 13 procedimenti amministrativi per l’applicazione di misure di prevenzione personali, nonché per la chiusura, ai sensi dell’articolo 100 del TULPS, di pubblici esercizi e locali notturni.

Le operazioni hanno interessato prevalentemente luoghi di aggregazione giovanile, con un’attenzione particolare al contesto associato al mondo dei trapper. L’attività investigativa è stata condotta dalle Squadre Mobili e dalle Sezioni Investigative competenti. Le indagini sono state supportate da monitoraggi mirati su social media, focalizzati su individui e luoghi ritenuti coinvolti nelle attività criminali giovanili.

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