Turismo sul Garda, gran pienone a Ferragosto: “Costretti a mandar via clienti per mancanza di personale”

Bardolino, torna il turismo straniero, ma per i ristoratori manca il personale.

Per il turismo sul lago di Garda, sponda veronese, arrivano forti segnali di ripresa e risultati oltre le aspettative. Nei giorni di Ferragosto, infatti, c’è stato il pienone, grazie soprattutto al ritorno degli stranieri. Lo spiega Giorgio Sala presidente di De Gustibus, Associazione ristoranti e bar di Bardolino: “Dopo un anno di blocco forzato la stagione estiva 2021 sta consegnando i primi segni di ripartenza del settore. Il turismo soprattutto proveniente da Germania e Olanda, è ripartito grazie alla attuale possibilità di viaggiare senza troppi ostacoli. Ma il problema emerso, per contro, è la mancanza di lavoratori stagionali e di altre figure importanti dello staff”. 

La difficoltà di reperire personale qualificato di sala e cucina, è stato quindi il tema caldo di questa estate 2021. “Se da un certo punto di vista molte imprese purtroppo hanno dovuto chiudere i battenti, paradossalmente dall’altro lato si è aperta la caccia allo ‘stagionale’ che per vari motivi risulta introvabile – descrive Sala -. Mio malgrado a causa di questa carenza, qualche volta sono stato costretto a mandare via i clienti”.

E a sentire gli imprenditori che fanno parte del mondo della ristorazione il problema non sarebbe causato da compensi inadeguati che allontanano cuochi e camerieri da una professione troppo sacrificante che li tiene troppo tempo lontani dalle famiglie: “Per quanto ci riguarda non è questa la politica che abbiamo adottato – incalza il presidente di De Gustibus -. I salari sono sempre gli stessi, mentre i lavoratori del comparto sembrano scomparsi”.

Probabilmente i balletti diretti dall’andamento del contagio, che si sono alternati tra aperture e chiusure dei ristoranti, hanno originato la paura della precarietà, è l’ipotesi di Sala: “Forse qualcuno ha abbandonato il nostro settore per altre attività – riflette -, mentre altri presumibilmente hanno preferito starsene a casa e godere dei benefici governativi come il reddito di cittadinanza, che sta disincentivando il lavoro a tempo pieno. – conclude Sala -. Bisogna avere fiducia, perché questo settore sta ripartendo e lo dimostra il fatto che qualche esercizio ad oggi, ha addirittura superato il fatturato del 2019”.

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