Lettera di Zaia ai veneti: “Vietato abbassare la guardia, ma ne usciremo”

Zaia scrive ai cittadini del Veneto in vista delle riaperture.

“Comincia un percorso di ritorno alla normalità. Ma serve attenzione, e senso di responsabilità. Siamo su uno spartiacque”. Lo ha scritto il governatore del Veneto Luca Zaia, rivolgendosi ai cittadini della regione in vista delle riaperture: “Domani sarà una giornata importante per il Veneto. Importante perché comincia un percorso – lo speriamo tutti – di graduale ritorno alla normalità. Importante perché, pur essendo il virus ancora fra noi, si avvia una fase di convivenza più stretta con il l’epidemia, a confronto con le restrizioni più forti che fino ad oggi hanno contrassegnato la nostra quotidianità.

Siamo su uno spartiacque: da domani si passa da un periodo di responsabilità collettiva con regole imposte dall’alto, a una responsabilità soggettiva, dove ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte con un forte appello alla propria coscienza”, scrive Zaia.

Vietato abbassare la guardia, quindi: “L’attenzione che dobbiamo porre deve continuare a essere massima. Quando ci viene consigliato di “evitare ogni assembramento”, s’intende davvero evitare occasioni che pur avrebbero tutto l’aspetto della banalità ma che per un soggetto fragile potrebbero significare non risollevarsi mai più dalla malattia. È un appello che rivolgo a tutti i veneti che fino ad oggi hanno dato prova di serietà e senso civico, ma che indirizzo particolarmente a tutti i ragazzi, che sono coinvolti su più fronti, in primis quello scolastico.

In definitiva, tutti noi dobbiamo porre attenzione e scrupolo: non sottovalutare il rischio, non abbassare la guardia, stare attenti ai nostri comportamenti. Le belle giornate, il clima dolce e la primavera – conclude Zaia – non possono farci dimenticare quanti malati ancora sono nelle stanze degli ospedali. Ripeto un mio tradizionale adagio: dopo la pioggia viene sempre il sereno! Il sacrificio e l’attenzione che vi chiedo lo dobbiamo ai nostri cari, ai veneti e al Veneto. E da questo virus, da questa pandemia, come la nostra storia ci insegna, ne usciremo”.

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