Il Veneto verso la terza dose di vaccino anti Covid per tutti: i benefici e i possibili effetti collaterali

Le conseguenze documentate della terza dose del vaccino.

In Veneto over 60 e persone fragili hanno già da qualche settimana iniziato il richiamo per la terza dose di vaccino. Lo stesso governatore Luca Zaia ha invitato gli ultrasessantenni a “valutare la possibilità di fare la terza dose al più presto”, auspicando di aprire le prenotazioni entro la fine dell’anno anche a chi ha meno di 60 anni, a condizione che siano trascorsi 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose.

Dopo la terza somministrazione, quella che viene chiamata “dose booster”, alcuni pazienti hanno lamentato la comparsa di conseguenze avverse, del tutto simili a quelle delle prime due dosi. Si tratta anche in questo caso di effetti che risultano essere molto moderati, lievi e di poca durata. A confermare la comparsa dei sintomi post-vaccino anche i Centers for disease control and prevention americani, Cdc, che dopo i dovuti esami hanno affermato che effetti simili sono stati osservati anche per altre dosi.

Le prime 48 ore.

Gli effetti indesiderati sono comparsi entro 48 ore dalla somministrazione del vaccino. Il sintomo più frequente è il dolore al braccio, seguono poi stanchezza e mal di testa. Poche le persone che hanno dichiarato di avere dolori forti, solo in casi particolari, è stato richiesto l’intervento dei medici o il ricovero in ospedale.

Anche il Ministero della sanità israeliano ha diffuso dei dati sulle conseguenze collaterali che hanno rilevato. Bisogna ricordare infatti che Israele già a fine luglio aveva iniziato il terzo ciclo di vaccini, iniziando proprio dagli anziani. Nella documentazione fornita da Israele sulle conseguenze avverse, prima fra tutti c’è un sintomo di spossatezza generale, poi dolore nella zona della vaccinazione. Diversi i casi di mal di testa, febbre, brividi e dolore muscolare. Effetti gravi sono stati presentati da un numero molto piccolo di persone e non è neanche certo che siano legati al vaccino.

Perché la terza dose.

Secondo quanto riportato dal New England Journal of Medicine, la terza dose del vaccino Pfizer raggiunge dopo 7 giorni la copertura del 95% dalla possibilità di contagio. I primi benefici del vaccino erano visibili già solo dopo due dosi: offrono massima protezione dal Covid-19, al 90%, per contrastare decessi e ricoveri. D’altro lato però, in modo particolare per le persone più esposte, i vaccini si indeboliscono dopo 6 mesi, ecco perché è utile fare la terza dose.

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