Laurea all’Università di Verona, trampolino per la carriera: l’85% trova lavoro e prende più soldi.
Ottime notizie per chi ha scelto (o sta pensando di scegliere) l’Università di Verona: secondo l’ultimo rapporto Almalaurea, occupazione e retribuzione sono in crescita per chi ha conseguito una Laurea negli ultimi anni. I dati, presentati oggi 10 giugno a Brescia nel corso del convegno “Laureati e lavoro nel prisma del mismatch”, raccontano di un Ateneo che sta puntando in alto e che ci sta riuscendo.
Trovare lavoro è più facile.
L’indagine ha coinvolto oltre 8.600 laureate e laureati scaligeri. I numeri parlano chiaro: a un anno dalla laurea, l’85,2% dei laureati triennali ha già un impiego, contro una media regionale dell’83,2%. Anche le retribuzioni crescono: 1.563 euro netti al mese, ben al di sopra dei 1.494 euro dell’anno precedente.
Per i laureati magistrali, il trend è ancora più positivo. A un anno dalla laurea, lavora l’86% dei neolaureati. E chi si è laureato cinque anni fa oggi raggiunge il 91,8% di occupazione, con più di uno su due in possesso di un contratto stabile e una retribuzione che sfiora i 1.850 euro mensili.
Una laurea che apre le porte.
Oltre il 68% degli intervistati considera la propria laurea “utile per il lavoro”. E non è solo una questione di numeri: il settore dei servizi si conferma come principale sbocco (84,1%), seguito dall’industria (15,4%).
Neolaureati.
Anche il profilo dei neolaureati veronesi è virtuoso: il 65,1% si laurea in corso (contro una media nazionale del 58,7%), con un’età media di 25,6 anni. Più dell’80% ha svolto un tirocinio curriculare, il 12% ha studiato all’estero, e ben il 79,1% ha lavorato durante l’università.
Esperienza promossa a pieni voti.
Non solo occupazione: l’università piace. Il 89,1% degli studenti si dichiara soddisfatto del proprio percorso, e quasi il 68% lo rifarebbe esattamente uguale.
Progetti.
Tra i progetti di punta, il Recruiting Day in collaborazione con le Camere di Commercio di Verona e Vicenza, stage extracurriculari, incontri con aziende ed esperti, e iniziative di job placement sempre più mirate.