“In quattro quattr’otto”: che spettacolo la raccolta differenziata

Al teatro Camploy la raccolta differenziata “In quattro quattr’otto” è stata uno spettacolo.

“Separare non è un dramma, solo un po’ di arte”: con questo rap diretto e pieno di ritmo, 35 giovani attori e attrici della scuola secondaria di primo grado Cesare Battisti (IC4) di Verona hanno portato sul palco del Teatro Camploy la tematica dell’ambiente e della raccolta differenziata. Lo hanno fatto con “Giallo in palcoscenico”, una recita di fine anno diventata un inno alla sostenibilità, alla responsabilità personale e al cambiamento possibile.

Il gruppo teatrale della scuola, che si chiama “In quattro quattr’otto”, ha scelto di raccontare il valore di piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza, attraverso una trama coinvolgente, un linguaggio fresco e tanta creatività. Lo spettacolo, ideato e sviluppato con il supporto delle docenti Monica Di Guida e Cristina Lorenzetti, ha affrontato con leggerezza e intelligenza il tema dei rifiuti, contrapponendo l’indifferenza all’impegno consapevole dei più giovani.

“Indifferente? No, grazie! Io scelgo la mia parte”.

Questo canta il ritornello scritto da Ester Vladi insieme al gruppo. E il messaggio è chiaro: basta un gesto per cambiare le cose. Anche Amia ha applaudito l’iniziativa. Il presidente Roberto Bechis ha definito l’esperienza “una dimostrazione concreta del ruolo fondamentale dei giovani nella tutela dell’ambiente”.

Amia nelle scuole.

Per la prima volta, Amia ha esteso i suoi progetti anche alle scuole dell’infanzia, coinvolgendo la fascia d’età 3-6 anni. Complessivamente, i programmi educativi hanno raggiunto 26mila alunni, in 120 scuole e 250 classi. L’obiettivo: promuovere un apprendimento esperienziale, fatto di azione, creatività e riflessione.

E l’impegno non si ferma con la fine delle lezioni: sono già in fase di progettazione nuove attività per l’estate, dedicate a bambini e ragazzi, per continuare a parlare di ambiente anche lontano dai banchi di scuola.