Polverone sulla sanità veneta: Tosi accusa, Lanzarin contrattacca e parla di “accuse false”.
Sanità, scontro politico: Lanzarin contro l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, “accuse false e offensive, la Regione risponde con i fatti”. Si infiamma il dibattito politico in Veneto sulla gestione della sanità. Al centro della polemica, le dichiarazioni del deputato Flavio Tosi (Forza Italia), che in sede europea ha parlato di un presunto avanzo di cassa da 446 milioni non utilizzato dalla Regione, accusando l’amministrazione Zaia di immobilismo nella lotta contro le liste d’attesa.
Accuse che l’assessora alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin rispedisce al mittente con fermezza: “Le dichiarazioni dell’onorevole Tosi sono del tutto infondate, pretestuose e dimostrano una grave disinformazione sulla gestione contabile della sanità veneta”.
Lanzarin smonta la ricostruzione del parlamentare forzista, parlando di “allarme ingiustificato” e di “numeri inventati”. Quei 446 milioni, chiarisce, non sono affatto un avanzo inutilizzato: “Le risorse cui fa riferimento Tosi sono somme già interamente utilizzate nel corso del 2024 dalla Gestione Sanitaria Accentrata. Parliamo di fondi impiegati per Azienda Zero, Arpav, digitalizzazione della sanità, Pnrr, prestazioni aggiuntive del personale e acquisti da privato accreditato per recuperare le liste d’attesa, proprio quelle che oggi Tosi finge di voler difendere”.
Lanzarin smonta anche la narrativa dell’“utile fantasma” che secondo Tosi emergerebbe dai bilanci. “Il presunto utile da 446 milioni non esiste. I dati ufficiali certificano un risultato positivo complessivo pari a 5 milioni di euro. Qualunque disponibilità verrà verificata entro luglio dal Ministero e, come da legge, potrà essere usata solo per spese di investimento”.
Ma l’assessora va oltre la contabilità e affonda il colpo sul terreno politico. “Chi cerca visibilità gettando fango su un sistema che funziona offende il lavoro di migliaia di operatori sanitari veneti. Il Veneto non lascia indietro nessuno e risponde con i fatti, non con le polemiche da talk show”.