Colpo all’industria: la Ammann di Bussolengo sposta la produzione in Turchia, 64 licenziamenti.
Amman Italy di Bussolengo: 64 esuberi e reparti produttivi verso la Turchia, la Fiom proclama lo stato di agitazione. Un altro duro colpo per l’industria veronese. Alla storica sede produttiva della multinazionale svizzera specializzata in macchinari per l’asfaltatura e infrastrutture stradali, è stato dichiarato lo stato di agitazione. La causa è la decisione dell’azienda di delocalizzare l’intero reparto produttivo in Turchia, con pesanti ricadute occupazionali: sono infatti 64 i lavoratori in esubero su un totale di 157 dipendenti, oltre a 5 lavoratori somministrati il cui contratto scadrà entro la fine del 2025.
Il sito produttivo, attivo da 60 anni nel territorio veronese, si occupa principalmente del montaggio di finitrici e compattatori per l’asfalto. La scelta dell’azienda, comunicata inizialmente nelle scorse settimane e ribadita negli incontri del 29 aprile e del 5 maggio con la Rsu e i rappresentanti della Fiom di Verona, prevede la chiusura definitiva dei reparti legati alla produzione e al magazzino in Italia, a favore del sito turco del gruppo.
Denunciano Devis Bonomini e Martino Braccioforte della Fiom veronese. “Queste decisioni avranno un impatto importante sull’occupazione dello stabilimento. Non è possibile che, ancora una volta, siano lavoratori e lavoratrici a dover pagare il prezzo di un management incapace e poco lungimirante”.
La Fiom ha già chiesto un intervento alle istituzioni regionali. Nel frattempo, è stato proclamato lo stato di agitazione e sono in corso le assemblee con i dipendenti per definire la data del primo sciopero.