“Una panchina arcobaleno in ogni parco”: la Rete Verona Rainbow scrive a Tommasi per una città più inclusiva.
La Rete Verona Rainbow scrive all’amministrazione Tommasi: “Una panchina arcobaleno in ogni parco e piazza della città”. La promotrice del Tumulto Pride, ha indirizzato una lettera all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Tommasi, chiedendo l’installazione di una panchina rainbow in ogni parco e piazza della città.
L’idea nasce dal successo della prima panchina arcobaleno installata a Quinzano, che secondo l’associazione “ha avuto un impatto positivo e accogliente nel quartiere“.
“Un po’ di colore non guasta mai”, scrive la Rete, sottolineando come queste panchine rappresenterebbero “non solo un gesto di continuità con la sensibilità dimostrata dall’attuale amministrazione verso i diritti LGBTQIA+, ma anche un messaggio rivolto a chi guarda con diffidenza o ostilità a quei colori: un invito a sedersi, dialogare e condividere spazi, senza timori”.
Braccioli antibivacco.
Il collettivo fa anche un paragone diretto con scelte del passato: “Ricordiamo i braccioli antibivacco installati sulle panchine durante l’amministrazione Tosi, un simbolo evidente di esclusione e di una politica ostile verso le persone più marginalizzate“, si legge nella nota.
La critica.
Non manca una critica all’operato dell’attuale assessora alla sicurezza, Stefania Zivelonghi, in merito ai “recenti sgomberi di persone senza fissa dimora, molti dei quali migranti con documenti e contratti di lavoro ma privi di un tetto”.
La Rete chiede un “cambio di passo su questo fronte -, e ricorda “come la crisi abitativa a Verona sia ormai un’emergenza evidente che non può essere affrontata esclusivamente con misure repressive”.

