Verona a tavola, i piatti tipici del territorio e della tradizione

I piatti tipici di Verona.

Verona, città dell’amore e della lirica, è anche un paradiso per i buongustai, con una sfilza di piatti tipici capace di accontentare qualunque palato. La cucina veronese vanta una tradizione antica, legata alla cultura contadina e all’uso sapiente di ingredienti locali, con influenze della cucina veneta e lombarda. Ecco alcuni dei piatti più tipici che raccontano la storia e i sapori della città scaligera. Ce ne saranno certamente anche altri.

I PIATTI TIPICI DI VERONA.

1. Risotto all’Amarone

Il risotto all’Amarone è uno dei piatti più rappresentativi di Verona. Preparato con il celebre vino Amarone della Valpolicella, questo risotto ha un gusto intenso e avvolgente. La preparazione prevede la tostatura del riso Vialone Nano (varietà tipica della zona), la sfumatura con Amarone e una cottura lenta con brodo. Il risultato è un piatto cremoso, dal colore violaceo, che esalta le caratteristiche del vino e si abbina perfettamente con formaggi stagionati o carne brasata.

2. Pastissada de caval

Questo stufato di carne di cavallo è una ricetta che affonda le radici nel VI secolo, ai tempi della battaglia tra gli Ostrogoti e i Bizantini. La carne, dopo una lunga marinatura nel vino rosso con aromi e spezie, viene cotta lentamente per diverse ore, fino a diventare morbida e saporita. Viene spesso accompagnata con polenta, che ne esalta i sapori e bilancia la robustezza del piatto.

3. Gnocchi di San Zeno

Gli gnocchi sono una delle pietanze più amate dai veronesi e sono protagonisti del “Venerdì Gnocolar”, giornata clou del carnevale cittadino. Si dice che il piatto sia nato in seguito a una carestia del Cinquecento, quando il medico Tommaso da Vico distribuì farina e altri ingredienti ai poveri per preparare gli gnocchi. Oggi vengono serviti con sugo di pomodoro, burro e salvia o con il ricco condimento di pastissada.

4. Lesso con pearà

Questo è un piatto della tradizione contadina, spesso servito durante le festività. Il lesso (bollito misto di carni come manzo, gallina e cotechino) viene accompagnato dalla pearà, una salsa densa a base di pangrattato, midollo di bue, brodo e abbondante pepe nero. Il nome “pearà” deriva proprio dal dialetto veronese e significa “pepata”, sottolineando il sapore deciso della salsa.

5. Bigoli con le sarde

I bigoli sono una pasta lunga e spessa, simile agli spaghetti ma più ruvida, perfetta per trattenere i sughi. Tra i condimenti più tradizionali c’è quello con le sarde, una ricetta povera ma ricca di gusto, tipica anche delle zone vicine al Lago di Garda. Le sarde vengono cotte lentamente con cipolla e olio d’oliva, creando un condimento saporito e leggermente sapido.

6. Risotto all’isolana

Tipico di Isola della Scala, il risotto all’isolana è un piatto che esalta la qualità del riso Vialone Nano, coltivato nelle risaie veronesi. Preparato con carne di vitello e maiale, burro, cannella e pepe, è un risotto cremoso e profumato che rappresenta l’anima della tradizione contadina locale.

7. Polenta e soppressa

Un piatto semplice ma ricco di gusto è la polenta con la soppressa veneta, un insaccato dal sapore speziato e delicato. La polenta, preferibilmente servita morbida o abbrustolita, si abbina perfettamente al sapore intenso della soppressa, creando un connubio irresistibile.

8. Pandoro

Nato a Verona nel XIX secolo, il pandoro è il dolce simbolo del Natale. La sua origine si rifà al “pan de oro”, un dolce servito nelle corti veneziane durante il Rinascimento. Soffice, dorato e profumato di burro e vaniglia, il pandoro si può gustare semplice o accompagnato da creme e zabaione. Oggi è uno dei dolci natalizi più amati in tutta Italia.

9. Fritole veronesi

Tipiche del periodo carnevalesco, le fritole veronesi sono frittelle dolci arricchite con uvetta e pinoli. Croccanti fuori e morbide dentro, vengono spolverate con zucchero a velo e rappresentano un’autentica delizia da gustare durante il Carnevale di Verona.

Insomma, se cercare dei piatti tipici a Verona, non avete davvero che l’imbarazzo della scelta. Anche perchè i ristoranti dove trovarli di certo non mancano.

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