Parco Santa Teresa non è un parcheggio: la collera del comitato

Parco Santa Teresa non è un parcheggio: la collera del comitato di Verona Sud.

Il Comitato Verona Sud, fortemente impegnato nel progetto di ampliamento del Parco Santa Teresa, esprime profonda preoccupazione per il mancato rispetto degli impegni presi. Nonostante i finanziamenti assegnati e gli annunci ripetuti riguardo all’inizio dei lavori, l’area designata per il verde continua ad essere utilizzata come parcheggio durante eventi fieristici, come è accaduto recentemente con “Progetto Fuoco”.

Il comunicato stampa del Comitato.

Parco Santa Teresa – L’ampliamento che “non s’ha da fare”! Siamo sempre più amareggiati nel leggere le compassionevoli dichiarazioni ripetute dalle amministrazioni comunali succedutesi sino ad oggi, compresa l’attuale. Secondo le quali: “Verona Sud deve essere riqualificata perché non è giusto che i suoi abitanti da decenni debbano sopportare traffico, viabilità insostenibile e smog”. Ma i fatti?


Cinque anni fa, nel 2018, venne annunciato l’allargamento del Parco Santa Teresa: 17mila mq che dovevano aggiungersi ai suoi attuali 32.600 mq (erano 41.600 mq ma 9.000 sono stati eliminati per far posto alla futura filovia). I lavori di allargamento, grazie a finanziamenti già stanziati, avrebbero dovuto incominciare nell’ottobre del 2023. Il primo passo doveva essere la rimozione dell’asfalto che ricopre l’area, il cosiddetto e tanto sbandierato “de-paving.” Anzi, proprio l’ampliamento del Parco di Santa Teresa doveva essere un esempio di questo “de-paving”.

Ma dall’ottobre scorso, tutto tace. Di certo c’è che, per l’ennesima fiera, “Progetto Fuoco” dal 28 febbraio al 2 marzo 2024, l’area destinata dal 2018 a verde è stata ancora una volta usata come parcheggio. Il bello è che mentre colonne di autoveicoli invadevano l’area dove dovrebbe sorgere questo utopico parco e le strade ad esso limitrofe, il parcheggio scambiatore della Genovesa, realizzato proprio per accogliere le auto in occasione di manifestazioni fieristiche, rimaneva completamente vuoto!

Ancora una volta, l’impegno a servirsene è stato disatteso. Abbiamo ragione di temere che sarà così anche per i prossimi eventi (Model Expo Italy ed Elettro Expo, 9 – 10 marzo, Sportexpo, 15 – 17 marzo) e figuriamoci se non sarà così per il prossimo Vinitaly. L’allargamento del parco verrà così, ancora una volta, rimandato al prossimo autunno, ma siccome allora ci sarà Fiera Cavalli, è molto probabile che non se ne farà nulla, perché sarà ancora una volta prioritario favorire il parcheggio ai visitatori della fiera.

Tutto ciò conferma che a Verona Sud comanda sempre e solo Veronafiere S.p.a: comandava negli anni in cui le Giunte avevano lo stesso colore politico del Consiglio di amministrazione fieristico, comanda ancor oggi nonostante sia cambiato il colore politico della nuova Giunta e nonostante il Comune di Verona possegga il 39,4% delle sue quote.

Su un giornale locale del 24 dicembre scorso i suoi rappresentanti legali dichiaravano: “Veronafiere è particolarmente attenta nell’adottare pratiche che favoriscano la tutela dell’ambiente”. Chissà a quale ambiente e a quale città si riferivano !? La triste realtà è che tutta Verona Sud dipende dai capricci, dai profitti (e dalle perdite, visto che Veronafiere S.p.a., nel 2022 ha registrato perdite per oltre 6 milioni) di questi signori che sfruttano il territorio senza alcuna considerazione per le migliaia di persone che ci vivono. E il Comune sta sempre dalla loro parte.

Comitato di Verona Sud 

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