“Papillon è ancora prigioniero”: i cartelloni nelle stazioni di Peri e Dolcè

Centopercentoanimalisti in campo per l’orso M57, l’appello: “Liberate Papillon”.

Alle stazioni di Peri e Dolcè, striscioni affissi dai militanti del movimento Centopercentoanimalisti denunciano la prigionia dell’orso diventato simbolo di libertà e resistenza: M57, meglio conosciuto come Papillon.

Gaia è stata trasferita, ma il mitico Papillon è ancora richiuso nei recinti del Casteller“: è questo il messaggio che campeggia sui cartelloni apparsi mercoledì 30 luglio in diverse stazioni ferroviarie del nord Italia, soprattutto lungo il tratto Verona-Trento.

Un nome che richiama le rocambolesche fughe del celebre personaggio del film omonimo. E infatti “Papillon, durante l’estate del 2020, tentò più volte di sfuggire alla cattura, diventando l’incubo delle autorità e l’idolo di chi lo considerava vittima di un sistema repressivo nei confronti della fauna selvatica”, spiegano gli attivisti.

Ma la sua corsa si fermò – proseguono nella nota -. Dopo l’ultima cattura, fu rinchiuso nel centro faunistico del Casteller -, una struttura che gli attivisti paragonano, senza mezzi termini -, alle prigioni della Guyana Francese. Da allora sono passati cinque anni, e mentre Gaia — altra orsa nota per il suo caso — è stata trasferita in una riserva più adeguata, Papillon resta ancora dietro le sbarre“.

Secondo quanto riportano gli attivisti, “l’orso si sarebbe ormai rassegnato, in un lento abbandono alla propria sorte”. Una sofferenza che, a loro dire, “sarebbe ignorata o minimizzata da esponenti politici ‘ben istruiti’ che continuano a rassicurare sull’integrità fisica dell’animale“.

Chiediamo che Papillon sia trasferito come Gaia,” recita il comunicato del Movimento. E l’iniziativa si fa concreta: “Domenica 3 agosto, davanti ai cancelli del Casteller, si terrà un presidio autorizzato per chiedere la liberazione dell’orso“.

A sostegno della protesta, anche volti noti del mondo dello spettacolo: gli attori Nunzio Fabrizio Rotondo, Loredana Cannata e l’opinionista “Er Faina” hanno lanciato videomessaggi in appoggio alla causa, visibili sulla pagina Facebook del Movimento.