Al salone Job&Orienta, in fiera a Verona, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara contestato dagli studenti.
Momenti di tensione al salone Job&Orienta, alla Fiera di Verona, dove una studentessa è intervenuta pubblicamente per contestare il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara al termine di una conferenza dedicata alla riforma 4+2. La giovane ha denunciato il divario tra il principio costituzionale della scuola gratuita e la realtà quotidiana delle famiglie italiane, che – secondo dati Istat citati durante l’intervento – spendono in media 1.170 euro l’anno per studente tra libri, trasporti e materiali scolastici.
A rilanciare le critiche è stata Zoe Zevio, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Verona, che ha accusato il ministro di ignorare “un profondo disagio” e di negare l’evidenza dei dati. “Non è accettabile che le famiglie debbano affrontare spese di migliaia di euro per un diritto garantito dalla Costituzione”, ha affermato, invitando Valditara ad aprire un confronto reale con la comunità studentesca.
Sulla stessa linea Viola Carollo, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Veneto, che ha criticato le recenti scelte politiche del ministero, ritenute “miopi” rispetto ai bisogni della scuola. Carollo ha contestato i tagli ai fondi e la mancanza di interventi strutturali, denunciando una visione “meritocratica e competitiva” che finisce per aggravare il peso economico sulle famiglie e il disagio psicologico degli studenti.
Le due rappresentanti della Rete hanno ribadito la disponibilità al dialogo, ma anche la volontà di non arretrare nelle proprie richieste: una scuola realmente gratuita, accessibile e capace di formare cittadini consapevoli.
