Fiab Verona: “I ciclisti in città aumentano, ma non abbastanza”

A Verona ciclisti in aumento del 6% rispetto al 2022: “Merito delle belle giornate”.

Ciclisti a Verona, avanti piano. E’ un aumento piccolo, limitato, con ogni probabilità legato alle giornate stupende che questo inizio di autunno ci sta regalando, quello fatto registrare dalla 19esima rilevazione Fiab Verona “Premia il Ciclista” ai principali varchi di accesso alla città storica.

Mercoledì 20 settembre dalle 7.00 alle 9.30 una trentina di volontari Fiab insieme a Legambiente posizionati in nove punti strategici della città – ponti e arterie di passaggio – hanno contato 5.235 passaggi di due ruote, compresi i 498 passaggi rilevati nella nuova postazione attivata in viale Colombo sulla ciclabile del Saval.

Limitando il campo di analisi agli 8 varchi consolidati dal 2009 (Castelvecchio, portoni della Bra, ponte della Vittoria, ponte Garibaldi, ponte Navi, ponte Aleardi, viale Piave e corso Milano) si evidenzia un aumento medio del 6% rispetto ai 4.457 passaggi del 2022, risultante dai forti incrementi registrati in alcuni varchi, come portoni della Bra (+15%), Castelvecchio (+14%) e ponte Aleardi (+11%) e la riduzione conosciuta su ponte della Vittoria (-9%).

Cambiamenti globali di dimensioni così modeste possono essere ricondotti alle normali variazioni indotte dal meteo, che incide negativamente quando fa freddo o piove, oppure fa troppo caldo, mentre quest’anno la rilevazione è stata fatta in condizioni ideali di 19.5°C al mattino presto, poi saliti a quasi 21.0°C alla chiusura delle rilevazioni.

“Andamento positivo ma non entusiasmante”.

“L’andamento è dunque positivo ma non entusiasmante – osserva il vicepresidente Fiab Giorgio Migliorini –. Lo stesso display contaciclisti di corso Porta Nuova, dopo aver segnato incrementi del +10% fino a tutto aprile, è andato progressivamente in calo fino al -2% di fine settembre. Forse anche qui hanno inciso il maggio piovoso e luglio e agosto caldissimi, tuttavia i quasi 500 passaggi di viale Colombo/via Da Mosto secondo noi dimostrano che in presenza di infrastrutture di qualità la cittadinanza è pronta a cambiare le abitudini e a mettersi in sella”.

“I dati continuano a parlare di oscillazioni relative perché per osservare salti di qualità nell’uso urbano della bicicletta devono intervenire cambiamenti significativi nelle condizioni di circolazione – commenta il presidente Fiab Verona Corrado Marastoni -. Visto che a Verona manca ancora la volontà di incidere sulla libertà eccessiva dei mezzi privati a motore di muoversi in area urbana, e di applicare le novità del Codice della Strada come il doppio senso ciclabile, che aumentano sensibilmente la praticità e la convenienza del muoversi in bici (nel resto d’Europa funzionano da decenni), al momento tali cambiamenti non possono che venire dallo sviluppo chilometrico della rete ciclabile, e soprattutto, da interventi di completamento della rete stessa. Quanto dichiarato dall’amministrazione anche in occasione del recente convegno “Verona in un mondo che pedala” del 29 settembre in Biblioteca Civica, dà buone prospettive in tal senso, ci auguriamo di vederle al più presto su strada”.

Capitolo monopattini.

Rilevante la presenza i monopattini, mediamente il 10% delle bici con una punta del 17% in viale Piave.

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