L’Estate Teatrale Veronese al secondo posto tra i festival più belli d’Italia

L’Estate Teatrale Veronese scala la classifica di qualità del ministero: è il secondo festival multidisciplinare italiano.

L’Estate Teatrale Veronese scala la classifica di qualità del ministero e si piazza al secondo posto tra i festival più belli d’Italia. Sull’onda del successo registrato con il debutto shakespeariano  al Teatro Romano di “Rosencrantz e Guildersten sono morti” di Tom Stoppard con la regia del veronese Alberto Rizzi, l’Estate Teatrale Veronese festeggia un importante traguardo raggiunto a livello nazionale.

La classifica dei finanziamenti rilasciati dal Ministero della Cultura nell’ambito del FNSV (Fondo Nazionale dello Spettacolo dal Vivo), vede infatti l’Estate Teatrale Veronese passare dal settimo al secondo posto per l’indice di qualità artistica, primo e fondamentale indicatore per avere accesso ai fondi statali, collocandosi in vetta alla lista dei 26 festival italiani multidisciplinari (teatro, danza, musica e circo) con una prevalenza di spettacoli teatrali.

Un risultato importante che colloca ancora una volta la città di Verona tra le eccellenze nazionali nell’ambito dello spettacolo dal vivo, subito dopo la prestigiosa Triennale di Milano – CRT e a pari merito con un altro importante teatro-sito archeologico come il Teatro Greco di Segesta in Sicilia. 

Ad essere premiata, oltre alla direzione artistica, sono stati la qualità professionale degli artisti e delle formazioni ospitate che ha ottenuto un punteggio di 7 su 9 ma anche la valorizzazione della programmazione  con creatività emergente (con 1,5 su 2). Attori, registi e compagnie di primo livello, ma anche grande capacità di investire sulle nuove generazioni, sono dunque gli elementi distintivi della nuova triennalità, e della linea artistica portata aventi in questi sei anni dal direttore Carlo Mangolini.

Mangolini: “Risultato straordinario”.

“Essere passati da settimi a secondi tra i festival italiani – commenta Mangolini – è un risultato straordinario e inaspettato, che ripaga di tutto il lavoro portato avanti da me e delle persone che per sei anni a vario titolo mi hanno accompagnato in questa splendida avventura, a partire dagli uffici comunali, allo staff di Arteven, a Dannia Pavan, pilastro organizzativo che anche in questo anno di transizione mi affianca con passione e competenza. Ma soprattutto le due amministrazioni che mi hanno dato fiducia, con le quali ho condiviso tanto, sia i momenti felici che quelli più critici. Chiudo rivolgendomi al prossimo direttore che presto verrà nominato, augurando a lui o a lei di portare avanti il festival con creatività e determinazione, continuando ad avere il coraggio di imprimere il proprio segno distintivo come ho provato a fare  lavorando sul rinnovamento dei linguaggi, ma sempre nel rispetto della tradizione di un teatro unico come il Teatro Romano”.

Grande soddisfazione anche da tutta l’amministrazione comunale e dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini: “Si è appena spento l’eco degli applausi che ieri sera hanno accompagnato la prima del festival shakespeariano, Rosencrantz e Guilderstern sono morti, a regia di Alberto Rizzi e la magistrale interpretazione di Francesco Pannofino e Francesco Acquaroli. Una prima nazionale a cui faranno seguito più di 50 repliche in tutta Italia”.

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