Verona, emergenza maltempo rientrata: la regione richiede lo stato di calamità naturale

Rientra l’emergenza dovuta al maltempo a Verona: la regione chiede di poter riconoscere i contributi straordinari a chi ha subito danni.

E’ rientrata in tempi rapidi l’emergenza maltempo di domenica: il comune di Verona ora resta in ascolto dei cittadini che hanno subito danni per raccogliere le informazioni e fare da tramite con la regione Veneto e i proprietari di edifici privati o di beni mobili registrati o i titolari di attività produttiva ed economica che hanno subìto danni a seguito delle violente manifestazioni metereologiche.

La regione ha infatti avviato le procedure per richiedere al Governo lo stato di calamità naturale: si tratta di un passaggio fondamentale affinché la regione possa riconoscere dei contributi straordinari ai cittadini.

“Nella giornata di domenica, ci siamo messi al lavoro fin dalle prime ore del giorno per rispondere prontamente all’emergenza”, spiega l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi. “Vorrei ringraziare la prontezza della polizia locale, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile, e in particolare delle associazioni dei volontari della Consulta della protezione civile coordinate da Marco Semprebon, tra cui le cinque squadre dell’Ana. L’importanza di tutti questi comparti diventa evidente nei momenti più critici. Questi eventi meteorologici non sono più sporadici ma, vista la frequenza, devono trovarci pronti a dare la migliore risposta possibile in tempi sempre più rapidi. Tra giovedì e venerdì c’è la possibilità che si ripetano fenomeni intensi”.

Si è già svolta inoltre una riunione con Agsm-Aim, Amia e Acque Veronesi per prepararsi alle prossime emergenze rendendo sempre più efficace la reperibilità e prontezza d’intervento 24 ore su 24.

Le aree più colpite.

Dal punto di vista dei danni alla città, le zone più colpite risultano il quartiere stadio e i giardini perimetrali al Cimitero Monumentale. Compromessa  anche la fascia che va da ovest, da Bassona, verso est, Chievo, Stadio, Borgo Trento e fino a San Michele. Risparmiate le zone a nord della città. L’area di viale Piave è completamente pulita e la viabilità scorre regolarmente.

A breve verranno messi a disposizione i moduli, predisposti dalla regione Veneto, per la presentazione della domanda di risarcimento. Gli uffici della protezione civile sono sempre a disposizione per informazioni ai seguenti numeri telefonici: 045.8052112 – 113.

In fase di verifica la condizione degli alberi dei parchi, che resteranno chiusi finché non sarà garantita l’incolumità dei visitatori. Tutte le informazioni sono disponibili in tempo reale sui canali social del comune di Verona.

“Amia è al lavoro da domenica, con le squadre del settore giardini, per rimuovere gli alberi a terra”; aggiunge l’assessore alle strade e giardini Federico Benini. “Al momento si contano 150 piante compromesse tra quelle già cadute e quelle che dovranno essere abbattute perché pericolanti. Sono attive anche due ditte esterne, una specializzata in operazioni in volo e una in operazioni a terra, per velocizzare le operazioni di ripristino il prima possibile, riportando le strade alla normalità. I parchi restano chiusi finché non termineranno i controlli di sicurezza di  ogni singola pianta, al fine di garantire l’incolumità di tutti i cittadini”.

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