“Modello Verona”: la cura del pancreas in Italia segue l’esempio dell’ospedale di Borgo Roma.
Il Policlinico di Borgo Roma, a Verona, si conferma punto di riferimento nazionale per la diagnosi e cura delle malattie del pancreas, attirando ogni anno il 70% dei pazienti da fuori regione. Un modello organizzativo d’eccellenza, definito “Modello Verona”, che si basa su sei Unità operative specializzate che collaborano in un approccio multidisciplinare: Radiologia, Chirurgia del pancreas, Anatomia patologica, Radioterapia, Gastroenterologia e Oncologia.
In occasione del convegno internazionale “Arena 2025 – Pancreas MM Multidisciplinare Multimodale”, specialisti da tutta Europa, tra cui Marc Zins, hanno discusso delle più recenti tecnologie di imaging e dell’importanza del lavoro integrato tra i reparti. Il gruppo multidisciplinare Aoui si confronta fino a tre volte a settimana sui casi complessi.
Le innovazioni tecnologiche.
Fra le innovazioni tecnologiche spiccano la nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla, una TC di ultima generazione e tecniche radioterapiche avanzate che riducono gli effetti collaterali. L’Oncologia veronese, guidata da Michele Milella, è in prima linea nello sviluppo di farmaci nanotecnologici come l’irinotecano liposomiale, promettente per pazienti non operabili.
Il reparto di Gastroenterologia utilizza test genetici per pancreatiti ereditarie e il follow-up di cisti a rischio oncologico. La Chirurgia del pancreas, primo centro italiano per numero di interventi, effettua ogni anno circa 500 resezioni e 10.000 visite ambulatoriali. L’Anatomia patologica, infine, collabora con l’Oms per la classificazione molecolare delle neoplasie, fondamentale per la medicina di precisione.
“Verona è oggi il centro italiano del pancreas – ha dichiarato Mirko D’Onofrio – grazie a un lavoro sinergico tra i migliori specialisti e una continua spinta verso la ricerca e l’innovazione tecnologica”.