Verona, la cultura si fa spazio: nasce la Consulta per lo spettacolo

Verona scommette sullo spettacolo: nasce la Consulta per far decollare la cultura.

Il Consiglio comunale di Verona punta sulla cultura: con votazione a scrutinio segreto, sono stati nominati i primi tre rappresentanti della neonata Consulta comunale per lo spettacolo dal vivo, istituita lo scorso aprile. A farne parte saranno i consiglieri comunali Giacomo Piva, Pietro Trincanato e Patrizia Bisinella.

La Consulta sarà uno “strumento di coordinamento, confronto e partecipazione” dedicato allo sviluppo dello spettacolo dal vivo in città. Tra i principali obiettivi: creare sinergie tra le istituzioni culturali, promuovere rassegne e festival, valorizzare spazi esistenti e trovarne di nuovi, supportare professionisti e attività amatoriali, attrarre nuovi pubblici e sostenere progetti educativi e scientifici legati al settore.

Palazzo Forti verso la riapertura: il “polo del contemporaneo”.

Sempre all’unanimità, il Consiglio ha approvato una mozione presentata dal consigliere Alberto Battaggia (presidente della Commissione Cultura e della rete ArtiVer) che chiede la riapertura, anche parziale e temporanea, di Palazzo Forti, in vista della creazione di un vero e proprio Polo del contemporaneo.

L’iniziativa punta a restituire alla città uno spazio espositivo stabile per l’arte contemporanea, dopo la vendita dello storico edificio nel 2010. La mozione invita l’Amministrazione a collaborare con Fondazione Cariverona per un progetto culturale di lungo periodo e coinvolgere anche altre realtà come la Camera di Commercio, la Fiera e l’Università.

Parità di genere e recupero delle sale cinematografiche.

Tre le mozioni approvate, tutte con 24 voti favorevoli.

  • La consigliera Jessica Cugini ha ottenuto il sostegno del Consiglio a una proposta che impegna il Comune a promuovere una cultura di pace e rispetto delle istituzioni internazionali, con l’obiettivo di contrastare le discriminazioni di genere e sostenere la campagna “Stop fondamentalismi, stop apartheid di genere”.
  • Il consigliere Francesco Casella (PD) ha proposto un impegno concreto per il rilancio delle vecchie sale cinematografiche, a partire dal progetto Ri-Ciak Cinema di Comunità. La mozione chiede al Comune di farsi promotore presso il Governo per la riapertura di bandi statali dedicati, e di supportare l’associazione Vivevisioni nella ricerca di fondi pubblici e privati.