Per Fipe Confcommercio Verona la Cucina italiana patrimonio Unesco avrà ricadute positive anche su Verona e provincia.
La recente decisione dell’Unesco di inserire la Cucina italiana nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità “rappresenta un riconoscimento storico che valorizza identità, tradizioni e saper fare che caratterizzano il nostro Paese e che avrà ricadute anche sulla provincia di Verona”. A dirlo è Paolo Artelio, presidente di Fipe Confcommercio Verona, che accoglie con entusiasmo la notizia.
Per Confcommercio Verona, il sigillo Unesco rafforza un territorio dove la tipicità gastronomica è da sempre un tratto distintivo, richiestissimo sia in città sia sulle sponde del Garda, da anni tra le mete enogastronomiche più apprezzate a livello internazionale.
“Questo riconoscimento – sottolinea Artelio – rappresenta un ulteriore elemento di qualificazione per l’ospitalità, la ristorazione e il commercio food veronese. Le nostre imprese custodiscono e interpretano ogni giorno quella tradizione culinaria che l’Unesco definisce una ‘miscela culturale e sociale di tradizioni’, basata su qualità, rispetto delle materie prime e condivisione attorno alla tavola”.
La cucina veronese e gardesana, con i suoi prodotti tipici, le filiere agricole d’eccellenza, vini e olio di qualità e ricette della tradizione, si conferma un patrimonio identitario capace di attrarre visitatori da tutto il mondo. Secondo le stime di Fipe, il comparto della ristorazione a Verona e provincia supera oggi il miliardo di euro annuo.
“Il riconoscimento Unesco – conclude Artelio – conferma il ruolo della cultura gastronomica italiana come motore di inclusione, radicamento e crescita economica, valori che trovano piena espressione nel tessuto imprenditoriale del nostro territorio”.
