Bollette con rincari record, è Verona la città più tartassata d’Italia

Bollette e rincari, la ricerca dell’Unione nazionale consumatori.

Gas, acqua, elettricità, benzina: bollette sempre più care in tutta Italia, ma è Verona ad avare il poco invidiabile record dei rincari maggiori. A sostenerlo è uno studio dell’Unione nazionale consumatori, che ha stilato una vera e propria classifica delle città che nel corso di questo autunno devono fare i conti con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati, il che vuol dire soprattutto benzina o gasolio.

Il motivo dei rincari? Tutta colpa dell’inflazione, che nel mese di ottobre è salita alle stelle a causa proprio dei beni energetici. Ebbene, la media in Italia per quel che riguarda energia elettrica, gas e altri combustibili, (ovvero bollette della luce, gas, gasolio per riscaldamento e combustibili solidi) segna un aumento del 26,9% rispetto al mese di ottobre 2020: tradotto in soldoni, significa una stangata di circa 350 euro a nucleo familiare. In media, appunto. Ma Verona?

Le bollette a Verona.

Ecco, scendendo nel dettaglio, al primo posto della classifica messa a punto dall’Unione nazionale consumatori c’è proprio Verona, che fa registrare un aumento, rispetto a ottobre 2020, del 37,5%. Oltre dieci punti più della media nazionale. Subito dietro Verona c’è Bologna, con un +36,4%, e poi Forlì e Cesena con +34,5%. Seguono Bolzano con +33,9%, Avellino in quinta posizione con +33,5%, Trento (+32,2%). Tra le top ten un’altra città del Veneto, Vicenza, decima a pari merito con Udine, per entrambe +30,5%. La città dove invece il rincaro delle bollette fa sentire meno i suoi effetti è Cagliari, con un +18,5%, seguita da Sassari (+18,6%) e in terza posizione Catania (+19%). Roma, per esempio, fa registrare un +23,6%.

Trasporti.

La stangata sui trasporti privati, invece, comporta secondo l’Unione nazionale consumatori aumenti medi, a livello italiano, dell’8,7%, il che significa circa 300 euro a famiglia. In questo caso Verona se la cava restando nella media: la città più penalizzata, per quel che riguarda i trasporti, è infatti Grosseto, con un +21,1%. Mentre le più “convenienti” risultano essere Forlì-Cesena e Aosta (+9,4%).

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