Anti-bivacco o inclusive? Verona si divide anche sulle panchine

Le nuove panchine inclusive fanno discutere Verona.

Verona è passata dalle panchine anti-bivacco volute dall’allora sindaco Flavio Tosi, alle nuove panchine inclusive scelte dall’amministrazione guidata da Damiano Tommasi. Di quest’ultimo modello, per così dire, ne sono state installate alcune qua e là per la città negli ultimi giorni (QUI è spiegato dove).

L’intento è evidente: lasciare uno spazio centrale di socializzazione e dialogo per esempio per i disabili in carrozzina, ma anche per le mamme con il passeggino. Uno spazio centrale, appunto, e non relegato a lato dove il rischio di sentirsi esclusi è sempre molto più alto.

Perfetto, solo che non pochi hanno visto in queste nuove panchine nient’altro che come la prosecuzione con altri mezzi dell’obiettivo tosiano: ovvero l’impossibilità di utilizzare la panchina non tanto per un bivacco vero e proprio, quanto anche solo per sdraiarsi un attimo, a godersi uno spicchio di solo o riposare cinque minuti. E Verona, che di motivi per dividersi non ne ha certo pochi, si è subito divisa: sarà anche una provocazione, ma meglio le panchine anti-bivacco, o quelle inclusive?

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