Aggressione a Borgo Trento, il sindacato infermieri: “Ora il posto di polizia h24”

Aggressione al Ps di Borgo Trento, il sindacato infermieri: “Subito il posto di polizia h24”.

A seguito dell’ennesimo episodio di aggressione al Pronto Soccorso dell’ospedale Borgo Trento, il sindacato Nursing Up Veneto ribadisce l’urgenza di intervenire per garantire la sicurezza degli operatori sanitari. Il sindacato ha sollecitato l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona con una lettera in cui chiede due misure immediate per rafforzare la protezione del personale e prevenire altri episodi di violenza.

La prima richiesta riguarda il Posto di polizia, attualmente attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 8 alle 14. Nursing Up sollecita una “copertura continua di 24 ore al giorno” durante tutta la settimana, per garantire interventi tempestivi e per fornire una presenza dissuasiva nei confronti di eventuali comportamenti violenti o irrispettosi.

Il sindacato propone inoltre che i pazienti “già alterati e non collaborativi”, che arrivano in ospedale, vengano segnalati in anticipo all’agente di turno. Questo permetterebbe una gestione più sicura e mirata dei casi. Inoltre, le forze dell’ordine che accompagnano i pazienti agitati al pronto soccorso dovrebbero “restare fino a quando l’ambiente non sia sicuro per il personale sanitario“.

Un’altra richiesta importante riguarda il controllo degli accessi nelle aree di osservazione. Nursing Up chiede che “vengano adottate misure più efficaci per evitare che persone non autorizzate possano entrare in queste aree sensibili e potenzialmente creare ulteriori disagi”.

Le referenti aziendale e provinciale di Nursing Up, Alessia Turchetti e Lorella Vidori, hanno anche ricordato al personale “l’importanza di segnalare ogni aggressione, anche se di entità minima, seguendo la procedura ufficiale”.

“È fondamentale che ogni forma di violenza venga denunciata e stigmatizzata,” hanno sottolineato, evidenziando che “le pene per chi aggredisce o minaccia gli operatori sanitari sono state inasprite, ma che è necessario far emergere il fenomeno in tutta la sua gravità per poter adottare misure preventive efficaci”.


Cisl Fp Verona: “Bisogna intervenire subito o dobbiamo aspettare il peggio?”

La Cisl Fp di Verona esprime piena solidarietà al medico e ai tre infermieri aggrediti la scorsa notte al Pronto Soccorso dell’ospedale Borgo Trento.

Giovanni Zanini, rappresentante della Cisl Fp Verona, denuncia la situazione: “Basta aggressioni nei Pronto Soccorso e negli ospedali. È ormai evidente che non si riesce a fermare questo fenomeno, che sembra essere diventato un atto ‘voluto’ da chi non riesce a controllarlo”.

Ma l’aspetto più grave, sottolineato dalla Cisl, è il “trauma psicologico che questi episodi lasciano sul personale, che spesso non riesce a superare facilmente la paura e lo shock“. L’appello della Cisl: “Cosa dobbiamo ancora vedere per poter intervenire? Dobbiamo sempre aspettare il peggio?”.

La Cisl Fp denuncia anche la mancanza di protezione e di misure preventive. Da anni, infatti, chiede “il ripristino del Posto di Polizia all’interno dei pronto soccorso, con la presenza di agenti in divisa per evitare il ripetersi di queste aggressioni“. Secondo il sindacato “sarebbe stato possibile prevenire l’aggressione con l’isolamento tempestivo del paziente alterato”.

“Il fenomeno delle aggressioni è ormai all’ordine del giorno negli ospedali di Verona”, e la Cisl Fp chiede “misure più severe da parte delle autorità competenti. In particolare, si fa appello al Sindaco di Verona, al Prefetto, al Questore e alla dirigenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, affinché intervengano con azioni concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e prevenire futuri episodi di violenza”.