Accattonaggio, tentato furto, ricettazione: a Verona raffica di denunce in poche ore

Verona, raffica di denunce da parte della polizia nella giornata di ieri.

Quattro denunce in poche ore, per vari reati, nella giornata di ieri, lunedì 30, a Verona. In particolare gli agenti delle Volanti della Questura di Verona nel corso dei servizi di controllo del territorio hanno denunciato- in distinti interventi – 4 persone, responsabili a vario titolo di esercizio molesto dell’accattonaggio, tentato furto aggravato, ricettazione, porto di oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

Il primo intervento è scattato alle 14.40, quando un poliziotto libero dal servizio ha notato in via Mazzini due donne che, fingendosi sordomute, fermavano i passanti chiedendo con insistenza delle donazioni a favore di una inesistente organizzazione no profit a sostegno di persone con disabilità.

Dopo che il poliziotto è intervenuto – invitando un ignaro turista straniero a non cadere nella trappola delle giovani – le due si sono allontanate precipitosamente in direzioni diverse. Una di loro è stata però inseguita e fermata dal poliziotto con l’ausilio dei poliziotti di quartiere, gli agenti che quotidianamente si occupano della vigilanza delle vie del centro. La donna bloccata, una 27enne cittadina rumena già gravata da una lunga serie di precedenti per reati simili, è stata denunciata per esercizio molesto dell’accattonaggio.

Successivamente, intorno alle 18, gli agenti delle Volanti sono intervenuti presso il negozio “Primark” del centro commerciale Adigeo, a seguito della segnalazione giunta alla Centrale operativa della Questura per un tentativo di furto. Il ladro, fermato dall’addetto alla vigilanza dopo aver sottratto un braccialetto occultandolo dentro il portafoglio, è un 60enne già noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di precedenti per reati contro il patrimonio e attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Oltre al braccialetto appena sottratto, l’uomo è stato trovato in possesso anche di una patente di guida – il cui furto era stato denunciato la scorsa settimana – e di due telefoni cellulari, di cui il malvivente non conosceva il codice di sblocco. Uno di questi cellulari, in particolare, era stato sottratto appena poche ore prima alla titolare di una tabaccheria. Al termine degli accertamenti, pertanto, il 60enne è stato denunciato per tentato furto aggravato e ricettazione.

Poco dopo le 22, gli agenti delle Volanti sono intervenuti in corso Porta Nuova, a seguito della segnalazione di un ragazzo visibilmente alterato a causa dell’abuso di bevande alcoliche e particolarmente molesto. Il giovane, un 23enne cittadino marocchino già noto alle forze dell’ordine e irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso del collo rotto di una bottiglia di vetro, occultato all’interno della tasca della felpa. Per tale ragione, il giovane è stato denunciato dagli operatori per porto di armi od oggetti atti ad offendere e sanzionato per ubriachezza.

Intorno a mezzanotte e mezza, infine, gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via San Vitale, nei pressi della Caserma della Polizia di Stato, dopo che il personale di vigilanza della Caserma aveva notato due giovani che si aggiravano in modo sospetto nei pressi di due biciclette, regolarmente assicurate ad un palo della segnaletica stradale con una catena.

Alla vista del poliziotto, i due sono scappati ma uno di loro è stato inseguito e bloccato dal poliziotto e dagli agenti delle Volanti giunti tempestivamente in ausilio. Il giovane fermato, un 32enne marocchino con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto, ricettazione e per reati in materia di stupefacenti, è stato trovato in possesso di una tronchesina, di un coltello da cucina lungo 23 cm, di un grosso cacciavite e di una torcia elettrica.

Al termine degli accertamenti, il cittadino straniero è stato denunciato per tentato furto in concorso, porto di armi od oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

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