Furti in aumento, violenza di genere e criminalità giovanile: il bilancio dell’Arma in Veneto

Il bilancio dei carabinieri in Veneto in occasione del 211esimo anniversario della fondazione dell’Arma.

Furti in crescita, più interventi per violenze domestiche, truffe agli anziani e un aumento significativo della criminalità giovanile, in alcuni casi anche minorile: è questa la fotografia tracciata oggi dai Carabinieri del Veneto nel bilancio annuale presentato in occasione del 211esimo anniversario della fondazione dell’Arma, celebrato in tutta la regione e anche a Verona.

Tra giugno 2024 e maggio 2025, i carabinieri hanno trattato oltre 145.000 reati, con 1.847 arresti e 23.148 denunce. Le chiamate al numero d’emergenza 112 sono state circa 1.300.000. Il 74% delle denunce complessive è stato preso in carico proprio dall’Arma, che può contare su una capillare presenza sul territorio: 268 Stazioni, 5 Tenenze, 32 Compagnie e 7 Comandi Provinciali.

I furti sono aumentati del 7,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 72.000. Le rapine, invece, hanno registrato un lieve calo (-0,2%), attestandosi a circa 1.100 episodi. Preoccupa, invece, il forte incremento degli interventi per violenza di genere: i cosiddetti “codici rossi” sono cresciuti del 17%, passando da 2.620 a 3.071 casi. Gli arresti in questo ambito sono saliti da 203 a 465, mentre le denunce sono passate da 2.095 a 2.803. In netto aumento anche l’applicazione di braccialetti elettronici, ben 428 nell’ultimo anno. Allarme anche sul fronte della criminalità minorile, in crescita del 34%.

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