La denuncia delle organizzazioni sindacali: “Nelle carceri del Triveneto personale al collasso, servono rinforzi immediati”.
Personale al collasso nelle carceri del Triveneto, l’allarme arriva dalle organizzazioni sindacali, che denunciano “con forza l’assegnazione irrisoria di appena 30 unità al distretto del Triveneto in esito al 185° corso di formazione per agenti/assistenti di polizia penitenziaria“.
Un numero, sostengono i sindacati Sappe, Sinappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Fns Cisl, che “di fronte alla drammatica carenza di personale, suona come una provocazione”.
“Il Triveneto – aggiungono – è da anni vittima di una cronica sotto – dotazione organica, aggravata da nuove aperture, ristrutturazioni e ormai orari di servizio programmati su tre quadranti a 8 ore che richiedono risorse ben superiori. Le piante organiche sono state aggiornate, ma ignorate. Il risultato? Istituti al collasso, personale allo stremo, e diritti alla mobilità negati. Non è più tempo di attese. Serve un cambio di rotta”.
Le richieste della organizzazioni sindacali.
- Almeno 200 unità aggiuntive per il Triveneto, subito.
- Una revisione radicale dei criteri di assegnazione, basata su dati reali e non su logiche incomprensibili.
- L’apertura immediata di un tavolo di confronto nazionale e regionale su mobilità e assegnazioni, con priorità alle aree in sofferenza.
“Se non arriveranno risposte concrete e tempestive – concludono – le sigle sindacali sono pronte a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare il personale e garantire la tenuta dei servizi”.
