“Cosa vorreste fare quest’estate?” Un questionario per i ragazzi di Sona

Sona, un questionario che raccoglie le aspettative e le proposte dei teenager.

Finalmente sta per arrivare la tanto attesa stagione estiva, simbolo di vitalità e rinascita per antonomasia. Dopo l’estate 2020, segnata inevitabilmente dalla pandemia, quella del 2021 si prospetta carica di fiducia e di voglia di tornare alla normalità. Per questo motivo, l’assessorato alle Politiche giovanili del comune di Sona vuole dare voce ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 18 anni che in questi mesi hanno dovuto rinunciare ai momenti di incontro, allo sport, alle passioni, ai luoghi di ritrovo.

Cosa vi piace fare nel tempo libero? Cosa vorreste che fosse organizzato per voi questa estate? Questo è lo spirito con il quale abbiamo pensato di divulgare tra i più giovani un breve questionario, anonimo, che aiuti l’amministrazione comunale a organizzare attività estive più vicine alle loro aspirazioni – dichiara l’assessore alle Politiche giovanili di Sona, Monia Cimichella -. Sempre con l’obiettivo di trovare come avvicinare e interessare ragazzi e ragazze, abbiamo scelto di implementare lo staff del Servizio educativo con un nuovo educatore, Luca Salaorni”.

Il sondaggio potrà essere compilato in vari modi: online, nei parchi del Comune in collaborazione con l’associazione Scout di Lugagnano e nei luoghi di incontro con gli educatori territoriali e alcuni giovani volontari. Nella progettazione della prossima estate per i giovani sonesi, l’amministrazione chiede anche la collaborazione delle famiglie, delle associazioni e delle agenzie educative del territorio, al fine di diffondere il sondaggio tra i giovani in maniera capillare.

Abbiamo voglia di parlare con gli adolescenti, di sentire la loro voce e questo sondaggio rappresenta l’occasione per muoversi sul territorio, per conoscerli direttamente e cogliere le difficoltà che stanno affrontando da mesi, mettendoli a conoscenza delle opportunità presenti sul territorio e raccogliendo le loro aspettative”, conclude Salaorni.

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