Caldo (troppo) in montagna, nebbie in pianura: ecco il tempo a San Silvestro e Capodanno

Previsioni meteo per San Silvestro e Capodanno.

Previsioni meteo per San Silvestro e Capodanno a Verona, per l’Arpav nessun dubbio: caldo, anche troppo, in montagna e nebbie in pianura. La colpa sarebbe di un vasto promontorio anticiclonico di origine Mediterraneo centro-occidentale verso nord centrale con culmine tra venerdì 31dicembre e sabato 1 gennaio. Aria subtropicale in quota apporterà una inconsueta mitezza in alta montagna e temperature – anche di 10-12 gradi a 1500 metri con conseguente innalzamento dello zero termico, che raggiungerà quote intorno a 3.600 metri il primo giorno del nuovo anno.

Questo riscaldamento determinerà una crescente inversione termica nel fondovalle e in pianura con ristagno di umidità al suolo. Avremo quindi la regione “divisa in due”, con giornate in prevalenza soleggiate in montagna, salvo passaggi di sottili nubi alte e possibilità di qualche foschia o nebbia nelle ore più fredde in Valbelluna; temperature particolarmente miti in quota e valori massimi che raggiungeranno i 13-15°C sulle Prealpi.

In pianura foschie e nebbie saranno in genere estese durante le ore più fredde e potranno persistere anche durante le ore centrali, salvo sui settori a ridosso della Pedemontana dove più facilmente tenderanno a dissolversi temporaneamente con il riscaldamento diurno. Le temperature minime si manterranno superiori allo zero, con valori intorno a 2-4 °C; le massime saranno generalmente intorno a 6-9°C, con variazioni di giorno in giorno legate alla persistenza o meno delle nebbie.

Da domenica 2 gennaio è previsto un lieve cedimento dell’alta pressione con ingresso in quota di correnti umide e più fresche di origine atlantica: questo determinerà in genere un calo delle temperature in montagna, ma in un contesto di tempo in prevalenza ancora stabile, senza precipitazioni, con cielo poco nuvoloso per passaggio di nubi alte. Sulla pianura saranno ancora probabili foschie e nebbie anche estese nelle ore più fredde, in possibile dissolvimento durante le ore centrali.

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