Lessinia da record: l’Ente Parco invita al rispetto e alla prudenza

Il Parco della Lessinia si prepara al boom turistico per l’estate e stila il decalogo per rispettare la natura.

La Lessinia si prepara a un’estate da record: previsto boom di visitatori con un decalogo rivolto al rispetto della natura. Il Parco Naturale Regionale dei Monti Lessini si conferma una delle mete più amate dai veronesi e dai turisti, italiani e stranieri. E con l’afflusso in costante crescita, arriva puntuale anche l’appello dell’Ente Parco: “Godere della montagna sì, ma con responsabilità”.

“Il Parco è un bene comune – sottolinea il presidente dell’Ente Parco, Massimo Sauro – proteggerlo è un dovere collettivo”. I numeri parlano chiaro: oltre 100 km² di superficie tra le province di Verona e Vicenza, una biodiversità straordinaria, paesaggi mozzafiato, grotte, musei, percorsi escursionistici e a cavallo. Una terra ricca di storia e cultura, ma anche fragile. Ecco perché la parola d’ordine per l’estate 2025 è “rispetto”.

Un decalogo per vivere la montagna (e non danneggiarla).

Per guidare i visitatori verso un comportamento consapevole, l’Ente Parco ha stilato un decalogo con le buone pratiche da adottare durante le escursioni. Dall’equipaggiamento (acqua, occhiali da sole, crema solare) fino ai comportamenti fondamentali per la sicurezza e la tutela ambientale.

Non abbandonare rifiuti e riportare tutto a valle.

Vietato accendere fuochi.

No al campeggio libero.

Restare sui sentieri segnalati.

Non raccogliere fiori, fossili o minerali.

Non danneggiare la segnaletica.

Cani sempre al guinzaglio.

Grotte e droni: solo con autorizzazione.

Usare l’auto solo dove consentito.

Rispettare la proprietà privata e chi lavora in montagna.

Attenzione agli animali al pascolo.

Con la bella stagione tornano anche i bovini in alpeggio. Tommaso Patregnani, direttore della sanità animale dell’Ulss 9 Scaligera, raccomanda prudenza: “Mai urlare o avvicinarsi agli animali, soprattutto in presenza di vitelli. Restare sui sentieri, tenere i cani al guinzaglio e i bambini vicini. Anche una mucca può spaventarsi e reagire in modo imprevedibile”.

Zecche in aumento: come proteggersi.

Un altro ospite indesiderato sempre più frequente in montagna è la zecca. Colpa degli inverni miti e delle temperature in salita. “Non è raro trovarle anche a 2.000 metri”, avverte Francesco Marchiori, dirigente dell’igiene pubblica dell’Ulss 9. I suoi consigli: “Indossare abiti lunghi e chiari, usare spray repellenti su pelle e vestiti, controllare bene il corpo dopo le escursioni. E se si trova una zecca, rimuoverla con cautela, disinfettare, e rivolgersi al medico in caso di rossori o sintomi. Esiste anche un vaccino contro l’encefalite da zecca, utile soprattutto per chi frequenta abitualmente la montagna”.