Bollito e pearà, Isola della Scala cambia menu e punta al record

Fiera del Bollito a Isola della Scala.

Isola della Scala, la nota capitale del Riso Vialone Nano celebrerà, invitando buongustai e curiosi, la  povera “salsa di pane, brodo, midollo e pepe”: ovvero la pearà. Caratteristica della tradizionale cucina veronese, verrà proposto infatti il “Brodo có’ la Pèarà”. Piatto, dato, appunto, da “códeghìn, léngua, carne de mànzo bóìdi”, accompagnati “dàla péarà”. Chiaro che, oltre a bollito e péarà, non mancheranno ricette, con i profumi e sapori dell’autunno, quali tortellini, o “capéléti” in brodo, tagliatelle con i fegatini, maccheroncini al ragù d’anatra, tortelli di zucca e gnocchi, tutto, tuttavia, dominato dal “Risotto all’Isolana”.

La manifestazione avrà luogo, dopo anni di silenzio dovuto al virus, nell’anno della ripartenza e per la ventesima volta, dal 10 al 27 novembre. Isola della Scala, non proporrà, però, solo ottime portate e piacevoli serate a tavola, impreziosite da studiati concorsi gastronomici, ma anche convegni ad hoc e visite guidate, in un territorio meritevole d’essere visto, apprezzato e conosciuto.

Hanno ufficialmente annunciato l’evento, il vicesindaco di Isola della Scala Federico Giordani, Roberto Venturi, amministratore Unico di Ente Fiera di Isola della Scala, l’assessore alle Manifestazioni Gianluca Mirandola, e il presidente del Consorzio di Tutela Igp Riso Nano Vialone Veronese, Renato Leoni. Qualche altro dato, qualche altra considerazione: premesso che la Fiera, oltre che essere centro di invitanti degustazioni, è, pure, grande momento di condivisione, di collaborazione, fra diverse realtà del territorio e, non ultima, di solidarietà, la stessa si giova, in cucina, di macellerie e di ristoranti di prim’ordine, onde garantire ai visitatori “qualità” del prodotto.

Anche gli stand offrono il meglio, consapevoli del fatto che la soddisfazione degli ospiti è elemento essenziale del proprio lavoro, nella speciale veste di artigiani del gusto. Segreto-base del successo degli eventi isolani è porre, quindi, i “maestri” d’ogni grande piatto, in grado di creare, come citato, qualità, onde esaltare al massimo la scaligera tradizione. Ultimo, ma importantissimo dato: l’ultima edizione, pre-virus aveva fatto contare circa 45mila piatti serviti.

“Ente Fiera conferma il proprio impegno per continuare ad essere motore del territorio, protagonista nella realizzazione di progetti fieristici capaci di attrarre il grande pubblico – ha affermato Roberto Venturi -. Lo abbiamo fatto concretamente con la Fiera del Riso che quest’anno ha registrato numeri da record, giovedì lo faremo inaugurando la XX edizione della Fiera del Bollito”.

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