Ultras aggredisce poliziotta transgender: arresti domiciliari con braccialetto elettronico

Arresti domiciliari e “braccialetto” all’Ultras che ha aggredito una poliziotta transgender di Verona.

Un ultras del Trento è finito agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per l’aggressione a una poliziotta transgender di Verona, colpita e insultata lo scorso febbraio in un locale vicino allo stadio.

La vittima, 53 anni, agente in servizio alla questura di Verona ma originaria del Trentino, si trovava fuori servizio quando è stata avvicinata da tre uomini. Prima gli insulti trans-omofobici, poi le botte. Riuscita a fuggire, si è diretta da sola all’ospedale Santa Chiara, dove le sono stati applicati 22 punti di sutura. La prognosi è stata di 30 giorni.

Grazie alle indagini della Digos trentina, gli aggressori sono stati identificati. Per uno di loro, già destinatario di un Daspo di 5 anni per episodi di violenza durante eventi sportivi, è scattata la misura cautelare: arresti domiciliari con braccialetto elettronico.