Trovato nell’Adige il corpo della madre delle bimbe. Per l’autopsia le due sorelline “sono state soffocate”

Verona, trovato nell’Adige il corpo della mamma delle due bimbe uccise.

E’ stato ritrovato nelle acque dell’Adige, nel pomeriggio di oggi, mercoledì, il corpo senza vita di una donna: tutto lascia supporre di tratti di Sachithra Nisansala Fernando Dewedra Mahawaduge, la madre 33enne delle due piccole assassinate ieri nel loro letto, all’interno della casa di accoglienza di Porto San Pancrazio, a Verona.

Il cadavere della donna è stato trovato, dopo un giorno e mezzo di estenuanti ricerche, vicino a una vecchia diga che si trova in zona Lazzaretto, non lontano da Porto San Pancrazio. Gli effetti personali della donna, la borsa con all’interno il cellulare, erano stati trovati poche ore prima in riva all’Adige. Intanto l’autopsia eseguita sul corpo delle due sorelline avrebbe stabilito che le piccole sono state uccise per soffocamento, probabilmente con un cuscino. Nei prossimi giorni sono stati stabiliti ulteriori approfondimenti medico legali, per ora la Procura di Verona ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.

Nel primo pomeriggio era stato il sindaco di Verona Federico Sboarina, ospite di una trasmissione di Raidue, a ricostruire la drammatica vicenda: “La signora ha riferito che le due figlie erano indisposte e ha chiesto un farmaco antinfluenzale. Dopo un po’ l’operatrice è entrata in camera e ha trovato le bambine a letto che sembravano dormire e la luce accesa del bagno. Pensando che la mamma fosse nella toilette era uscita, rientrando dopo poco per chiamarla. Non ricevendo alcuna risposta era entrata in bagno, dove non c’era nessuno. A quel punto si è accorta che la madre non era presente e ha fatto la terribile scoperta. Le bimbe erano già prive di vita”.

La stanza era in ordine, solo la finestra era rimasta aperta, ed è da lì che la mamma delle piccole deve essere uscita, per andare incontro al suo destino. “Il ritrovamento del corpo senza vita della mamma è un epilogo al quale eravamo pronti – commenta il sindaco Sboarina -, ma non per questo meno doloroso. Una tragedia dalle proporzioni immani, una vicenda personale che ha comprensibilmente scosso non solo la nostra comunità ma tutto il Paese”.

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